Cap.59

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Un anno dopo.
Te lo ricordi quando
Era tutto nostro e far l'amore di nascosto nel tuo pianerottolo?
《Cazzo piccola》mormorò Diego, ansiamando contro le mie labbra. Eravamo leggermente brilli, era dopo la festa di Ghali ed eravamo nel pianerottolo del mio vecchio appartamento a Calvairate.
《Non qui》mormorai, mentre mi stava togliendo la maglietta. Il moro mi guardò malizioso, ridendo.
《Hai paura di farti scoprire? Dai faremo piano》disse, riprendendo a baciarmi. Annuii, mentre mi toglieva la maglietta e la lanciava per le scale. Risi, per poi togliere quella di Diego.
Continuammo a ridere e prenderci in giro finchè non fummo entrambi nudi. Il pianerottolo era riempito dai nostri respiri, dai nostri ansimi e dal nostro amore.
Poi mi chiedon se mi manca
Io rispondo "Non importa"
Non puoi fare storie lunghe in questa vita corta
Ma a me Marta manca
Anche se per me è morta
Marta non ritorna
Marta adesso è un'altra e per me,
resta una stronza
No, dai
Erano passati tre mesi da quando Diego mi aveva lasciata sola a Napoli, tre mesi da quando ero tornata sola a Milano, con il cuore spezzato in una mano e la valigia nell'altra.
Avevo suonato a casa, non avendo la forza di prendere le chiavi dalla tasca ed aprire. Mi aveva aperto Mirko, il viso ancora incollato al cuscino. Ero scoppiata a piangere, con tanto di accasciamento su me stessa sul tappetino e di singhiozzi. Mirko si era accasciato con me, poi mi aveva racchiusa tra le sue braccia, proteggendomi almeno un minimo dal dolore. Dopo, mi aveva convinta a rialzarmi, anche perché tra la polvere e la puzza di piscio mi stava venendo il voltastomaco, così avevo trasferito me ed il mio ammasso informe di rabbia, dolore, solitudine e senso di abbandono sul divano.
I singhiozzi avevano svegliato anche Mario, che mi aveva abbracciata e poi mi aveva versato del the freddo al limone in una tazza. Mirko mi aveva disfatto la valigia, mettendomi a lavare i vestiti, Mario mi aveva fatto scegliere cosa guardare in tv.
Gli altri giorni che erano venuti, erano stati peggiori. Sentivo un dolore sordo e vuoto al petto, anche se continuavo la mia vita con abbastanza forza di volontà.
Dopo un mese e mezzo, Mario aveva firmato un contratto, quindi aveva significato big party. Avevo rincontrato Paolo e Gionata che erano venuti a sapere della rottura mia e di Diego tramite i social. Infatti, il moro si stava frequentando con un ragazza bionda, anche molto carina.
《Ti manca?》mi aveva chiesto Ghali a metà serata, mentre ero fuori a guardare il cielo. 《Non importa adesso, sto bene, lui sta bene, è tutto okay》avevo mormorato, tornando a guardare le stelle meno luminose. Il tunisino mi aveva dato un bacio sulla tempia ed era tornato dentro.
Io avevo pianto silenziosamente e mi ero sentita come quella stella, poco luminata. La mia energia era stata presa da quella più grande accanto a me.
Riavvicinati
e prendimi per mano,
anche se questo "odi et amo"
ci ha schiacciato come cimici.
Nè matematici, nè filosofi
o chimici, posson spiegare
se siamo due stupidi o siamo cinici.
Ricordo la prima volta che ci eravamo lasciati. Era partito per Cogoleto, si stava rifacendo una nuova vita. Quando era tornato, però, ci ero stati altri alti e bassi, ed era un continuo litigio, un continuo urlarsi contro le peggior cose, per poi trasformarle in baci e "scusa" mormorati. Eravamo così opposti, ma avevamo gli stessi demoni.
Tu dimmi come fai a dire "Tutto bene"?
Quando ti chiedon "Come stai?"
e dici "Tutto bene"?
Ho certe immagini impresse
che non ti immagini
che ancora per calmarmi
dico a me stesso "Va tutto bene".*
Dopo un mese e mezzo, Mirko aveva chiamato Diego insieme a Mario. Stavano lavorando a qualcosa di grande, lo capivo dall'entusiasmo delle loro voci.
《Hey Diego come stai?》aveva chiesto il pugile sorridendo.
A meraviglia. Tu Marietto?
Diego stava bene, era felice e si era sentito dal tono della voce.
Mi ero rintanata in camera, avevo cercato il suo profilo dopo mesi e l'avevo trovato. Non c'erano foto con ragazze, poi andai tra coloro che lo avevano taggato. C'erano per lo più fans, poi una aveva attirato la mia curiosità.
Una certa Natalie l'aveva taggato in una foto dove si baciavano. Il mio cuore si spezzò ancora di più, mentre ripercorrevo tutti i bei momenti vissuti assieme, ormai bruciati dal tempo.

Deja vu/IziDove le storie prendono vita. Scoprilo ora