《Buonasera Milanooo》urlò Diego, mentre la piccola folla riunita sotto il palco urlava, rispondendo al suo saluto. Sorrisi, mentre Mario mi metteva un braccio attorno alle spalle. Mio fratello era ancora in camerino a scaldarsi la voce, Charlie alla console, Gionata si era eclissato con qualcuna.
《Facciamo casino, che dite?》chiese il mio ragazzo.
Iniziò a cantare delle canzoni, e, a tra una e l'altra, cazzeggiava coi fans. Dopo quaranta minuti, chiamò Mario sul palco. Il mio amico mi sorrise baciandomi una guancia, per poi affiancare il mio ragazzo. Dopo la loro canzone, ricazzeggiarono coi fans, poi chiamarono Mirko sul palco, che cantò "Da troppo tempo" con Diego ed altri suoi due brani da solo, poi restituì il centro della scena al mio ragazzo.
《Ragazzi scusate, ma ho bisogno di un minutino di pausa》disse stanco, sorridendo debolmente. Era sudato e pallido e barcollava leggermente. Si coricò nel divanetto, respirando a fatica. Preoccupata, lo affiancai.
《Piccola portami delle bustine di zucchero e gli aggeggi per il diabete, sono nella borsa》
Corsi nell'altra stanza, frugando nel suo borsone con le dita tremanti rischiando di far cadere tutto. Respirai a fondo, poi ripresi la ricerca.
《Chica calma》mormorò Mario, abbracciandomi da dietro e poggiando la sua testa nella mia spalla.
《H-ho trovato le sue cose, gliele porti?》sussurrai deglutendo. Il mio amico si staccò perplesso, prendendo poi lo zucchero e gli altri strumenti, per poi tornare da Diego. Mirko mi raggiunse, sedendosi accanto a me ed abbracciandomi.
《Sta meglio adesso, stai tranquilla》disse, dandomi un bacio tra i capelli, tenendomi ancora stretto a sè.
《Ho paura di riperderlo》mormorai.
《Non succederà, è molto attento adesso》mi rassicurò mio fratello. Sorrisi, alzandomi e tornando dietro le quinte.
《Rieccomi, scusatemi ma il diabete ha voluto farmi uno scherzo. Comunque, ora per chiudere e lasciare lo spazio al mio amico Sfera, canterò un pezzo di un inedito a qui sto lavorando. È dedicato alla mia ragazza》disse sorridendo, girandosi verso le quinte e facendomi cenno di salire sul palco. Mirko e Mario mi spinsero verso Diego, che mi prese per mano e mi portò davanti a tutti. Nascosi il mio viso nel suo petto, ormai diventata, in viso, bordeaux. Il mio ragazzo ridacchiò.
《È timida, perdonatela》sollevò le spalle, ed il pubblico rise.
《L'ho conosciuta grazie al rap e da allora siamo diventati inseparabili. È un po' rompipalle, ma ci tengo veramente tanto a lei. Mi ha insegnato tante cose e dato tanto》disse.
《E non ti sento da giorni
E sono in viaggio da solo
E non pretendo che torni
Ma nemmeno che volo
Perché quando plano dall'alto
Vedo il mondo davvero
Tu vai piano, io parto
Tanto già lo sapevo che
Se qualcuno mi dà la forza
Fra mi rafforzo così
Fai te, nessuno mi dà la forza ma me la cavo così, tra
Vesto le vesti di uomini chic,
nei sogni ma nella realtà vesto jeans.
Non scendo con sci, ma esco con chi dimostra di capirmi a pieno》cantò gesticolando e saltellando.
Mi attirò tra le sue braccia, continuando a cantare.
《Io pensavo a me e te
Stesi nudi nel le
Le coperte non le voglio
perché coprono l'orgoglio
Quindi prendo da te
e tu prendi da me
Come fosse il nostro giorno
Come stessi sparendo
In un secondo, io e te》
Sorrise, baciandomi. Il pubblicò applaudì, Diego ringraziò e tornammo dentro. Si coricò sul divanetto, facendomi uno spazio.
Mi coricai accanto a lui, non curandomi del fatto che fosse sudato.
《Allora?》chiese sorridendo, la faccia imperlata dal sudore.
《Non male》scherzai, facendo spallucce. Il suo sorriso svanì e si rabbuiò. Stette in silenzio per un po', poi si alzò ed andò nel bagno a cambiarsi. Dopo che tornò, si ricoricò accanto a me, ma cercando di non sfiorarmi.
《Die'》mormorai. Nel camerino, c'era un silenzio tombale, interrotto un po' dalla voce di Gionata sul palco.
《Scherzavo》dissi, abbracciandolo. Sospirò, per poi voltarsi verso di me, accarezzandomi la guancia.
《Lo so》sorrise, baciandomi.
Passammo un'ora chiusi in quel camerino a baciarci, poi a mezzanotte tornarono i ragazzi ed andammo in hotel.
《Buonasera, abbiamo prenotato tre stanze matrimoniali》salutò cordialmente Mirko la ragazza al bancone della reception.
《I Martorana, Germini e Molinari, Monachetti e Boschetti?》domandò. Noi annuimmo.
《I Martorana saranno al secondo piano nella stanza 200》disse gentilmente, dando le chiavi a me e mio fratello, che mi guardò complice, sapendo che avremo fatto casino tutta la notte come quando ci portavano in vacanza da bambini.
《Germini e Molinari al terzo alla 303》disse, dando le chiavi al mio ragazzo, che sbuffò, guardandomi deluso.
《Monachetti e Boschetti al terzo alla 304》disse infine, dando le chiavi al ciuffo rosso, che le sorrise, facendole poi l'occhiolino. Il solito. Ridacchiai.
《Ragazzi, la colazione finisce alle 10.30. Alle 9.40 giù alla reception. Intesi? Poi dobbiamo ripartire all'ora di pranzo quindi puntuali》disse Diego. Noi annuimmo, poi ci salutammo, prendendo direzioni diverse, ognuno andando nella propria stanza.
《Eh tu non mi saluti piccola?》chiese Diego. Gli diedi un bacio a stampo, che lui approffondì, poggiando le mani sul mio fondoschiena. Si staccò, poi mi diede un bacio in fronte e sparì nell'ascensore.
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Deja vu/Izi
FanficSe si tiene davvero a qualcosa, l'ultimo tentativo è sempre il penultimo.