Capitolo 19

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Luna

Mi ritrovo a essere pietrificata e completamente immota con lo sguardo fisso verso il viso del Demonio, che di certo non appare per niente felice della mia intrusione, con quella sua grave espressione, le labbra compresse in una linea dura, la mascella così irrigidita da apparire marmorea e occhi così gelidi da farti accapponare la pelle, quasi come se fossi realmente immersa tra i ghiacci degli artici. Prima che io possa fare o dire altro, Lucifero mi tira fuori dalla stanza con ancora la sua ferrea presa sul mio braccio, privandomi della possibilità di esplorare oltre la stanza che è stato soggetto della mia curiosità per così a lungo.

"Cosa avevi intenzione di fare?" Domanda con freddezza in un tono così severo, che non trasuda alcun accenno di emozione se non pura durezza. "Credevo fossi stato chiaro nel dire che l'ingresso a questa stanza ti è proibito." Sibila a denti stretti come un serpente velenoso, pronto a sferrare il colpo di grazia. Io immota non riesco a fare altro che continuarlo ad osservarlo in un silenzio di tomba, poiché le parola sembrano improvvisamente essermici morti in gola, lasciandomi scomodamente muta. Fortunatamente non sono costretta a sostenere lo sguardo del sovrano degli inferi per troppo a lungo, poiché quest'ultimo ha dissolto il nostro contatto di occhi, spostando la sua attenzione verso la porta ora socchiusa con una serratura danneggiata oltre ogni riparo. "Guarda cosa mi tocca fare per colpa tua. Adesso dovrò pure occuparmi di riparare quella serratura." Si lamenta il re dell'inferno, dissolvendomi in parte da questo mio stato di pietrificazione. Tecnicamente sono stata molto più magnanima del figlio, che aveva intenzione di bruciare direttamente tutta la porta. Ma poi subitaneamente la presa di Lucifero sul mio braccio si fa ancor più forte, sul punto tale da farmi vedere ora le stelle di fronte il mio sguardo. Se ha intenzione di spezzarmi il braccio, è sicuramente sulla via giusta. "Cos'hai visto?" Chiede con tono glaciale e austero sguardo nuovamente fisso sulla mia figura in tutta la sua autoritaria e millenaria figura.

"L'uomo." Rispondo soltanto dopo un lungo momento di esitazione, mentre il sovrano degli inferi continua ad analizzarmi come per assicurarsi, che io non stia mentendo. Non capisco che altro avrei dovuto trovare in quella camera. L'ho analizzato velocemente e non sembrava contenere nulla di strano. Una volta soddisfatto dei risultati, il Demonio finalmente lascia andare la presa sul mio braccio, che noto possegga ora un colorito rossastro. Bene, almeno non avrò bisogno di alcuna abbronzatura su quella parte della pelle. Allo stesso tempo sento anche la mia presa sulle mie décolleté farsi più leggera. Non mi ero accorta di averli stretti così tanto nella mia mano da avere le nocche bianche. Dopo essermi massaggiata il braccio dolorante, riporto lo sguardo in direzione di Lucifero, notando come l'atmosfera di luce soffusa attorno giovi alla sua presente raccapricciante figura, la cui metà del volto è ombreggiata grazie alla posizione delle varie lampade attorno, conferendogli un'aria, se possibile, ancor più lugubre.

"Ti consiglio di ritornare nella tua stanza con o senza le scarpe, non m'importa. E vedi di non aggirarti mai più intorno luoghi che non ti riguardano." Mi avverte sotto la palese intesa di una minaccia. Per una volta evito di protestare, credo che per stasera ho spinto la mia fortuna al suo limite. Così senza farmi ripetere la cosa una seconda volta, inizio ad allontanarmi da questo luogo in direzione della mia camera, con almeno il sollievo di non essere nuovamente costretta a tenere parte alla cerimonia, che si sta susseguendo nella sala non troppo lontano da me. Non mi sono neanche presa la briga di indossare nuovamente le mie décolleté, a piede nudi ho proceduto passo dopo passo. Ho come il presentimento che adesso Lucifero non lascerà la stanza dello straniero privo di alcuna guardia, almeno non con quella danneggiata serratura o al massimo gli cambierà camera e credo che questa volta si assicurerà del fatto, che né io né il figlio veniamo a conoscenza della posizione della possibile nuova stanza. Ormai a pochi passi dalla mia camera, una voce indesiderata arresta il mio passo. A quanto pare l'individuo ha sentito il bisogno di recuperare la conversazione mai avuta con me nella sala della cerimonia.

Return of The PastDove le storie prendono vita. Scoprilo ora