Capitolo 48

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♦Luna

"Quindi è così che sei venuta a conoscenza di fatti del passato che altrimenti ti sarebbero stati sconosciuti." Sentenzia un'apatica voce che trasmette comunque una punta di vivo interesse. Questa improvvisa e inaspettata voce mi coglie di sorpresa, portandomi a fare un piccolo saltello sul posto dove sono seduta. Mi ritrovo a sbattere più volte le palpebre per focalizzare nuovamente la mia vista in questa realtà, dopo di cui inizio a girare il mio sguardo attorno alla ricerca di colui che ha proferito tali parole. Nel fare ciò sento il cuore scalpitare violentemente contro il petto, ancora sorpresa di esser stata scoperta, nonostante sia stata abbastanza attenta finora nel nascondere questo segreto del mio diario. Com'è possibile che qualcuno sia entrato in camera mia, quando prima l'ho chiuso a chiave? "Non preoccuparti non rivelerò questo tuo piccolo segreto, al massimo solo mia sorella lo verrà a sapere." Cerca di rassicurarmi l'intrusa figura, ma quello scaltro sguardo che vi segue dopo la frase, non mi rasserena affatto. Sulla parete di uno dei quattro muri vi è ora poggiato una creatura dalla fiammeggiante chioma color cremisi dell'identico e immutato essere che ho appena incontrato nel passato con quel suo vispo sorriso tra serenità e perfidia in un'espressione enigmatica, accompagnata da dorate felini iridi colate in puro castano immersi nel nocciola. "Cos'è quell'espressione? Sembra quasi che tu abbia appena visto un fantasma per quel tuo bislacco sguardo adesso sbiancato." Constata, istigandomi la morte che finalmente volge il suo sguardo passivo sulla mia figura, aprendosi al contempo anche in un sorriso più ampio che sembra rappresentare l'espressione di un predatore consapevole del fatto di avere la propria preda in trappola in un luogo dove non vi è alcuna via d'uscita, dichiarando con evidenza la vittoria certa del più forte. Questa sensazione di impotenza che inizia adesso a invadere pian piano la mia mente come un asfissiante, letale veleno, porta le mie mani di riflesso a stringersi in due pugni che stropicciano la pagina del diario al di sotto di esse. "Fossi in te tratterei con più cura quel diario, poiché al momento è la tua unica chiave per scoprire verità che ti sono sempre state nascoste finora in questo mondo distorto." Mi suggerisce Samael, non attenuando minimamente il mio nervosismo e senso di prigionia.

"Cosa mi dovrebbe portare a credere al fatto che mi possa fidare di te?" Chiedo finalmente con espressione decisa, mentre continuo ad analizzare i suoi tratti di personalità e di corpo che sono spaventosamente rimasti immutati nei millenni.

"Nulla." Risponde con semplicità l'angelo della morte. "Non sono di certo il primo individuo a cui una persona razionale confiderebbe la propria fiducia." Aggiunge poco dopo, allarmandomi parola dopo parola, secondo dopo secondo, portandomi a temere il fatto che presto potrei esser in seri guai per qualcosa che adesso ai miei occhi appare esser sbagliato. Mi sono intrufolata più di una volta nella privata vita passata di altre persone senza il loro permesso e senza che ciò fosse un mio diritto. L'angelo della morte mi rivolge l'ennesimo sorriso quasi percependo e godendo del mio animo tormentato. "Comunque se ti può rassicurare sono serio quando dico che l'unica persona oltre noi che verrà a conoscenza di tale fatto è soltanto mia sorella. Eri comunque destinata a scoprire quel passato, perché a suo tempo si intreccerà col tuo presente. Ma allo stesso tempo i fratelli del fato non sono coloro che possono intervenire direttamente e raccontarti tutto, poiché avremmo rischiato di manomettere l'equilibrio che mantiene questo mondo. Mi sono sempre chiesto come saresti venuta a conoscenza di tale passato. Conoscendo Lucifero nemmeno se fosse stato messo al patibolo, avrebbe spiccato una sola parola riguardo la sua precedente vita, mentre riguardo Tenebrus credo che quest'ultimo sarebbe finito per omettere molte cose che sarebbero potuti finire a suo discapito, manomettendo il suo ruolo paterno, appena riacquisito e per Michele è semplicemente troppo doloroso far riemergere certi ricordi. Ma a quanto pare quel diario sembra esserti stato donato per un preciso motivo, per ottenere dal passato stesso ciò che nel presente non ti sarebbe mai stato rivelato." Mi spiega Samael, esponendo la sua personale curiosità. A quanto pare nonostante i fratelli del fato siano destinati a sapere tutto, certe informazioni e certi piccoli dettagli restano comunque omessi anche ai loro occhi e orecchie.

Return of The PastDove le storie prendono vita. Scoprilo ora