Return of The Past

Capitolo 21

♦Luna

Quando mi sono ritrovata a sbattere nuovamente le palpebre, di fronte la mia vista c'era nuovamente la mia stanza, con me seduta nel letto con in grembo il mio diario, che sembra aver assorbito la mia goccia di sangue, riportando la pagina a essere nuovamente immacolata. Eppure la goccia di sangue aveva macchiato quella pagina, il taglio visibile sul mio dito ne è la prova. Qualcosa di molto strano sta accendendo qui, ancor più strano di tutte le stranezze che Lucifero ci nasconde. Come bruciata dal contatto del diario, mi ritrovo a gettarlo all'interno di uno dei cassetti del comodino per poi posarmi nuovamente sul letto ancora febbricitante. Cos'ho appena visto? Era forse una visione, una sorta di illusione? No, il tutto mi appariva fin troppo reale, eppure i fatti accaduti non potevano essere stati recenti e poi non sapevo che insieme a Lucifero fosse stato creato un'altra entità uguale e opposta, come se già un Lucifero non bastasse. Ma poi in tutto ciò Tenebrus che fine ha fatto? Perché non ne ho mai sentito parlare? Con la testa che ronza di mille di domande e nessuna risposta, quasi sul punto di scoppiare, mi ritrovo a girarmi e rigirarmi sul letto senza trovare né conforto né comodità. Come se già le cose non fossero abbastanza confuse, ci mancava solo che me ne uscissi con queste strane immagini, ma poi perché adesso? Se l'attuale Lucifero scoprisse che l'ho visto biondo, probabilmente adesso non starei più respirando. Non è che in verità egli si tinge i capelli per coprire il fatto che è biondo naturale? Lucius potrebbe benissimo aver ereditato la chioma corvina da sua madre. Tra tutto ciò che ho vissuto quest'oggi sicuramente vedere Lucifero con i capelli dorati, è stato la cosa più scioccante.

Alla fine tormentata dai miei pensieri e da una mente e un corpo esausti, mi ritrovo a cadere presto tra le braccia di Morfeo, ma prima che la mia mente chiuda il mondo attorno a sé, l'immagine del serafino oscuro si forma nella mia testa per l'ennesima volta e anche questa volta la sua figura è avvolta da un senso di familiarità, che non mi riesco a spiegare. Chi può mai essere che io conosca? E se Lucifero avesse fatto una qualche sorta di macabra fusione con questo Tenebrus?

***

Un'insistente bussare alla porta mi strappa bruscamente dal mio dolce dormire, io sperando che la persona dietro la porta se ne vada al più presto, mi rigiro nel letto e porto il cuscino sopra il capo per cercare di attutire di almeno un po' questo orribile martellamento. Ma invece di andarsene, il maledetto essere pensa di bussare con ancor più vigore e io mi accingo a urlargli contro cose poco carine, ma le uniche cose che fuoriescono dalle mie labbra sono confusi mormorii coperti dal suono del bussare.

"Avanti! Dannazione!" Urlo frustrata alla fine con ancora il cuscino, premuto contro il mio capo.

"Buongiorno! Buongiorno! Che giorno spettacolare e trillante per fare cose meravigliose e interessanti, non credi?" Domanda quello riconosco come Astaroth, che ha appena chiuso la porta dietro di sé. In risposta da parte mia, egli riceve soltanto un'incomprensibile brontolio. È già giorno? Mi sembra di essere appena andata a dormire. "Tutto chiarissimo come cristallina acqua." Afferma il demone, riferendosi al mio mormorio senza senso, mentre in riposta io sbuffo, rumore che viene attutito dalla presenza del cuscino. "Cosa stai cercando di fare? Soffocare? So che la tua non è la migliore delle esistenze, ma non credi sia un tantino estremo il suicidio?" Chiede con tono attento, quasi come se veramente temesse il fatto che io mi suicidassi. Sempre più frustrata da questa sgradita intrusione, decido di mettermi seduta nel letto. Tanto ormai è impossibile che possa ritornare a dormire. "Che aspetto terribile che hai. Meglio che spostiamo via quest'arma pericolosa." Suggerisce il demone per poi afferrare dalle mie mani il cuscino. Dopo essersi guardato intorno velocemente, decide di buttare l'oggetto sotto il mio letto, mentre io constato l'assenza di Morgana.