♦Lucius
Sono stato quasi tentato di mettere sotto sopra e magari anche distruggere un pochino la stanza di mio padre, quando mi sono ritrovato a pulirlo con l'aiuto di Alexander. Purtroppo però sono stato costretto a frenare i miei istinti di vendetta, poiché le conseguenze di queste mie possibili intenzioni potevano ritenersi essere peggiori di una lista di faccende domestiche da compiere. Oltre al fatto che questi miei piani non potevano essere più attuati per il semplice fatto, che dopo circa un quarto d'ora mio padre si è presentato nella propria camera per continuare il suo lavoro lì. Ho come il presentimento che questa sua scusa sia più per mascherare il fatto che non si fidi di noi due che girovaghiamo nella sua camera indisturbati o almeno questo è ciò che ho pensato agli inizi. Dopo una decina di minuti Lucifero sembrava esser improvvisamente divenuto propenso così tanto al disordine che poteva tenere concorrenza contro Eris: la dea del caos creato dall'immaginazione dei vari miti degli umani. Sta di fatto che la presenza del Diavolo ha reso le pulizie ancor più difficili di quanto già non fossero. Egli di tanto in tanto buttava cartacce in giro che mi toccava poi raccogliere, iniziava a caso a camminare lungo la lunghezza della stanza, rendendo difficile lo spazzare, facendo anche cadere bicchieri d'acqua con la scusa che quest'oggi egli fosse sbadato, intanto però toccava a me e ad Alexander raccogliere i pezzi di vetro e pulire l'acqua. Questi sue azioni mi hanno dato conferma che di certo mio padre non è venuto in camera sua per tenerci d'occhio, bensì è venuto per darci lavoro extra e trattarci come dei suoi personali fenomeni da baraccone. Fortunatamente dopo due giorni di intenso lavoro, io ed Alexander abbiamo finalmente concluso tutti i lavori listati nell'elenco che ci è stato dato. Adesso mi ritrovo in camera mia, il giorno della cerimonia in onore della mia bestia traditrice, a prepararmi come meglio posso per presentarmi a questo evento con mia pura riluttanza. Purtroppo in quanto principe ho doveri da rispettare ed eventi stupidi a cui partecipare.
Sono di fronte allo specchio, lungo quanto la mia altezza, ad aggiustare lo smoking grigio che ho deciso di indossare per questa serata, accompagnato da una camicia nera. Poco dopo allungo le mani verso la cravatta grigia che avevo intenzione di indossare, ma poi lascio cadere il tessuto sul tavolino, dove era poggiato comunque poggiato poco fa. Non ho intenzione di mettermi in ghingheri per una cerimonia dedicata a un cane. Con questo pensiero nel capo, sbottono i primi due bottoni della camicia nera e passo una mano sulla mia folta chioma corvina per dargli un'aria disordinata, ma comunque adatta per questa festa insulsa. Neanche tra cent'anni avrei mai sfoggiato uno smoking nero in una serata del genere, non sia mai che la gente inizi a pensare che mi sia voluto abbinare con la bestia oggi protagonista della cerimonia. Ma sopratutto non volevo sicuramente avere a che fare con le battute puntigliose di mio padre, il quale ovviamente non avrebbe mancato nel farmi notare che fossi in accordo con la chioma del cane traditore.
Dopo un'ultima occhiata al mio riflesso e l'ennesimo sospiro di rassegnazione, decido finalmente di uscire dalla mia stanza. Ho come il presentimento che Luna sappia di tutte le umiliazioni a cui sono dovuto andare incontro a causa dell'elenco di mio padre gli ultimi due giorni, nonostante quest'ultima per mia fortuna non mi abbia beccata nemmeno una volta nel compiere tali umilianti faccende. Anche se non sono stati i servi a dirglielo, sicuramente Morgana, ma sopratutto Astaroth lo avranno fatto. Sono quasi certo che i vari servitori del palazzo non oserebbero mai aprir bocca riguardo l'argomento per timore di essere puniti, ma la medesima cosa purtroppo non si applica ai due ex-esiliati. Fortunatamente per quante volte abbia incrociato lo sguardo di Luna durante i pasti i precedenti giorni, quest'ultima non appariva farsi beffe di me. Continuo a percorrere i vari corridoi che mi avrebbero condotto verso la sala dove si sarebbe tenuto la cerimonia, accompagnato solo dal rimbombante suono dei miei passi in un passaggio completamente deserto. Ho come il presentimento che sarò in ritardo. Un vero peccato! Non sia mai che Moon si offenda per questa mia mancanza. Intanto il risuonò dei miei passi si fa sempre più flebile a mano a mano che mi avvicino verso il luogo designato, il cui caos già sta fluendo con i suoi brusii e la sua musica verso di me.
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Return of The Past
ParanormalDopo il ritorno di Luna, Lucius si ritrova con lei a cercare di risanare vecchie ferite. Un atteggiamento che di certo non va di buon occhio a Lucifero, il quale è stato sfidato dal figlio come mai prima d'ora riguardo il suo recente verdetto. Ma i...