Capitolo 41

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Lucius

Lo sguardo inespressivo sul viso di Luna è la cosa che più attira la mia attenzione in tutta questa assurda situazione; uno sguardo così vacuo, perso, di chi non sa più a quale verità rivolgersi, perché il tutto è semplicemente troppo. Non so chi sia questo straniero se non per il suo nome e la sua connessione con Luna, nonostante sembra esservi presente anche un legame con mio padre, ma io non ho mai sentito il suo nome esser proferito dalle labbra di mio padre, il che è strano, perché questo nuovo o antico demone appare esser alla pari con Lucifero e nessuno oltre Michele ho mai visto esser all'altezza del sovrano degli inferi. Chi è veramente questo straniero? Perché si fa vivo solo adesso? Ma sopratutto perché mio padre sembra averlo salvato o aiutato, nonostante il disprezzo e il rancore evidente che sembra provare nei confronti di tale demone?

Sono rimasto nell'ombra per un lasso di tempo indeterminato, mentre ho osservato tutta la scena con calma, in compagnia della macabra figura della morte che pareva quasi sghignazzare per via del pandemonio che il risveglio dello straniero sta formando. Per di più Samael non appare esser per niente sorpreso dell'identità dello straniero. Ho come il presentimento che egli sappia già tutto, ma ha preferito tenersi per sé certe informazioni, forse per stuzzicarci o forse perché il sapere certe cose avrebbe cambiato il corso degli eventi.

"Ma ti sembrano cose da dire?!" Domanda scandalizzato Lucifero, una volta ripresosi dalla domanda appena fatta dalla morte.

"Mi ero quasi dimenticato quanto potesse esser biforcuta la lingua della morte." Afferma sconsolato Tenebrus, mentre in risposta l'angelo dalla chioma scarlatta sorride soddisfatto con un pizzico di perfidia che come al solito inebria la sua persona così pericolosamente neutrale.

"Non vedo cosa possa aver mai detto di male. Siete vecchi amanti o mi sbaglio?" Chiede con nonchalance Samael in contrasto con i suoi brillanti occhi dorati colati nel nocciola che son fin troppo acuti per permettere alla sua figura di apparire indifferente, conferendogli un'aria di chi sta analizzando con cura tutta situazione come una bomba ad orologeria che al contrario di cercar di disinnescare, quest'ultimo sta cercando di affrettare i tempi per farla esplodere.

"Vecchi amici, non amanti. Sturati le orecchie. Adesso mancava solo che oltre a esser irritante, divenissi anche sordo." Dichiara sconsolato mio padre, mentre dall'altra parte l'angelo perduto sembra essersi estraniata da tutta questa scena ridicola. Appare esser persa nel suo mondo, non recependo nulla di tutto ciò che sta accadendo attorno, mentre allo stesso ella sembra esser sul punto di crollare nella disperazione dell'oblio. Tutta la sua figura si mostra anche più spenta, la sua chioma argentea sembra aver perso parte di quel suo tocco brillante, mentre le iridi del medesimo colore appaiono esser smarriti nella più mera desolazione del deserto. Tale suo atteggiamento mi appare perfettamente normale, del resto ha appena scoperto di esser veramente una creatura anomala, quasi errata. Se è figlia di un demone, non può esser un angelo, se non è anche figlia di una serafina. Ella è il frutto di un sacrilego e nessuno qui si sta rendendo conto della disperazione in cui quest'ultima si sta lasciando andare pian piano. Ho perso così tanto tempo, provando acredine nei confronti di Luna, mentre tale sentimento sarebbe dovuto esser rivolto nei confronti di Lucifero, il quale ancora una volta mi ha tenuto nascosto la verità. Potrà pur affermare che i suoi fossero solo sospetti riguardo le origini dell'angelo perduto, ma qui stiamo parlando del Diavolo la cui intuizione difficilmente è errata. Ho sempre intuito che mio padre mi nascondesse parte di ciò che pensasse ogni qualvolta gli chiedessi, se avesse qualche altro pensiero specifico riguardo la figura di Luna. Ho come il presentimento che Lucifero sia stato a conoscenza delle origini di Luna dal momento in cui le ha fatto ingerire per la prima volta l'ambrosia, il nettare degli immortali.

"Sai bene che a entrambi piacciono le donne, le loro forme, le loro curve." Asserisce Tenebrus, mentre mio padre annuisce in accordo, ma ciò non basta per dissipare il sorriso dalle labbra della morte, il quale sembra quasi sentirsi più malizioso con quelle sue iridi feline che appaiono più scaltri.

Return of The PastDove le storie prendono vita. Scoprilo ora