Capitolo 22

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Lucius

Ero stato così vicino dal fare irruzione nella stanza dove giace l'uomo privo di sensi, che sto sul serio iniziando a credere che sia più un cadavere che un esser vivente, a questo punto. Ero così vicino dall'ottenere finalmente qualche sorta di risposta alle mie innumerevoli domande, invece come al solito mio padre deve intromettersi e mandare a monte tutti i miei piani. Una volta ritornato alla sala della cerimonia, tutto il divertimento e la gioia appariva essermi stato risucchiato via da un buco nero, stavo lì annoiato, attendendo che le ore passassero finché non sarebbe giusto il momento di ritornare nella mia camera. Però una cosa che ho notato dopo il mio ritorno in sala, è in fatto che non c'era più nemmeno l'ombra della presenza di Luna, ma vi erano ancora presenti Astaroth e Morgana. Che si sia ritirata così in fretta nella sua stanza? Molto probabile, del resto l'evento non mi appare più così granché. Intanto dall'altra parte sotto lo sguardo di disapprovazione della donna millenaria, Alexander si è divertendo con altre demoni, facendosi brillo di alcolici, finché tra risate e occhiate maliziosi il capitano non si è portata una delle demoni in stanza, da ciò che ho dedotto. Per lo meno uno di noi due si sta divertendo. Per fortuna avevo errato nel considerare il fatto che il mio consigliere avesse qualche interesse nei confronti della ex-esiliata. Probabilmente si stava solo divertendo con lei, del resto quest'ultima è apparsa come una sfida agli occhi del comandante dell'esercito regale.

Quando finalmente la cerimonia si è conclusa e io mi sono finalmente infilato in camera mia, mi sono buttato nel letto senza troppe cerimonie, sperando che il giorno dopo non toccasse a me ripulire il disordine della sala, anzi desiderando di ritrovare la sala domattina magicamente pulito. Con questo pensiero in mente mi sono addormentato esausto, cadendo in un abisso di sonno senza sogni.

***

Ancora sonnolento, mi volto dall'altro lato del mio letto, con tutta l'intenzione di saltarmi la colazione pur di poter oziare un altro po'. In fondo la serata addietro era stata stancante e fin troppo lunga. Con gli occhi leggermente socchiusi, vedo una figura, offuscata dalla mia vista sonnolenta, seduta su di una poltrona. Non riesco a delineare bene le forme di questo individuo per poter dire chi sia, ma probabilmente è tutto frutto della mia sonnolente fantasia. Strofino leggermente la palpebre, lasciandomi anche scappare uno sbadiglio, quando all'occhio mi salta un qualcosa di rosso, cosa che subito mi mette sull'attenti, portandomi a un brusco risveglio, seguito da un veloce movimento del mio corpo per mettermi seduto sul letto ad occhi spalancati di fronte la sorridente figura, che mi osserva divertito nella comoda poltrona color sangue di camera mia.

"Ben svegliato, bell'addormentato!" Esclama quest'intruso, mentre si porta il polso di fronte la vista per osservare il suo orologio, che non credo di aver mai notato. "Era anche ora che ti svegliassi, ti sei sicuramente preso il tuo tempo e le tue comodità." Aggiunge poco dopo per poi riportare il suo sguardo ilare misto a noia sulla mia figura ancora sorpresa.

"Tu che diavolo ci fai qui?!" Esclamo esterrefatto.

"Attendevo che tu ti svegliassi." Risponde l'intruso come se nulla fosse, seguito da un gesto eloquente della mano, per enfatizzare la frase.

"Da quanto sei lì?" Domando, iniziando a ricompormi un po', mentre inizio a realizzare pian piano il fatto che la morte si trovi nella mia stanza. Di che buon auspicio è la cosa!

"Da abbastanza tempo per annoiarmi e scoprire che dormi nelle stesse abominevoli posizioni di tuo padre." Mi informa Samael, incrociando le dita e poggiandovisi il mento con le iridi feline che brillano verso la mia direzione.

Return of The PastDove le storie prendono vita. Scoprilo ora