Capitolo 27

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Lucius

A questo punto non essendo stati capaci di estrapolare alcuna informazione utile da mio padre, io e Alexander seguiti dalla morte, decidiamo di abbandonare Lucifero e le sue dannate lamentele da vecchia bisbetica. Mai una volta che egli mi possa esser utile. Intanto io mi sto seriamente iniziando a preoccupare per Luna. Nessuno sembra aver tenuto un occhio su di lei e questo vuol dire che quest'ultima ha la libertà di andare dovunque e magari non ritornare. No, non è possibile. Scuoto la testa, cercando di toglier di mente questa possibilità. Adesso l'angelo non è più sola, è legata ad altre due persone, dubito che se ne andrebbe via di punto in bianco, lasciando indietro i due ex-esiliati, sopratutto se la cosa comportasse il fatto di mettere in pericolo i due demoni, poiché tecnicamente quest'ultimi sono sotto la protezione di Luna e finché quest'ultima è presente, Lucifero non credo cercherebbe mai di punire Morgana e Astaroth. Ma c'è anche da presupporre il fatto che Morgana potrebbe non esser stata nella sua stanza prima, quando Alexander bussava e ciò potrebbe spiegare la mancanza di risposte da parte di quest'ultima. Magari la sua assenza di risposta non era dovuto solo all'orgoglio personale. Del resto devo anche tener in conto il fatto che non vedo in giro da un po' il demone ingordo. Forse sono solamente troppo paranoico, ma ciò è il risultato del timore di perderla nuovamente. Mentre tali pensieri scorrono nella mia mente come limpida acqua in un ruscello, sul mio cammino tra i corridoi del palazzo incrocio la figura di Astaroth che completamente ignaro della mia presenza, continua a camminare e a sgranocchiare come se nulla fosse le patatine, da una delle varie buste che ha in mano. Mi sa che se gli negassi il cibo per un'ora, quest'ultimo morirebbe di fame, magari un giorno potrei anche provare a fare ciò, sarebbe persino un omidio pulito. Però in parte devo ammettere che la sua presenza mi rassicura ora come ora, poiché ciò vuol dire che Luna è ancora qui da qualche parte.

"Ehi! Astaroth!" Richiamo il demone che arresta il suo passo e rivolge la sua attenzione nella mia direzione, con la bocca piena di patatine e le labbra leggermente unte con briciole di patatine che le ornano in parte, un po' come gli abiti e la scia che sta lasciando dietro di sé. Mi chiedo come abbia fatto Morgana a badare a questo ingordo tutti questi anni senza le comodità e il lusso della ricchezza. Deduco che questo sarà uno dei tanti misteri per cui non avrò mai una risposta. Il demone dalla chioma castana continua ad osservarmi in attesa, che io gli dica ciò per cui l'ho chiamato, mentre dietro di me la morte osserva la scena con vivace curiosità, seguito da un noncurante Alexander che dovrebbe aver già dedotto le mie intenzione. "Sai per caso dove si trova Luna?" Gli chiedo, mentre il mio interlocutore, masticando lentamente il contenuto della sua bocca, osserva con aria sospettosa la figura di Samael che appare divertito da questa diffidenza nei suoi confronti. Astaroth appare quasi buffo nel cercare di apparire guardingo con l'immagine di se stesso, che ci sta mostrando ora come ora.

"Che intenzioni hai con Luna? Mica hai intenzione di segnare di già la sua ora?" Domanda il demone sempre più sospettoso, lanciando sempre più occhiate fugaci in direzione della morte, il quale risponde a questo gesto con un sorriso divertito e privo di alcun calore, accompagnato da un paio di vispi occhi dorati che danzano tra il castano e il nocciola. Per mia fortuna Astaroth ha avuto il buonsenso di ingoiare ciò che aveva in bocca prima di iniziare a parlare.

"Cosa ti porta a pensare che abbia queste intenzioni?" Domando genuinamente ignaro, mentre accanto a me Samael sghignazza allietato, quasi come se sapesse cose che noi non potremmo neanche sognarci.

"Non è ovvio? Stai andando in giro con un cupo mietitore di anime e per puro caso avviene che tu sei alla ricerca di Luna, la cosa mi pare ovviamente non poco sospetta. Ma mi hai preso per uno stupido?" Spiega il demone, mentre io mi ritrovo a spostare lo sguardo tra quest'ultimo e la morte, il quale appare, che sarebbe capace di iniziare a ridere a crepapelle da un momento a un altro. Ammetto che l'ho preso per un idiota e tale rimane ancora per me, ma devo dire che il suo ragionamento non fa una piega.

Return of The PastDove le storie prendono vita. Scoprilo ora