Capitolo 29

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Luna

Rimango per lunghi minuti in uno stato di scombussolamento immota esattamente dove Lucius mi ha lasciata, andandosene via come se nulla fosse successo tra di noi pochi minuti prima, come se il furore della passione del bacio da cui ci siamo lasciati travolgere non fosse mai esistito, come se non importasse...
Questo suo gesto mi ha fatto sentire una stolta che si è lasciata ingannare dal viso innocente dietro cui si nascondeva un demonio. Mi sono fatta tentare dal male per poi finire per cadere in un abisso senza fondo, quando le redini delle tenebre non mi hanno più mantenuta in piedi in questa illusione creata da un piacere temporaneo. È stato tutto così veloce che a malapena sono riuscita impercettibilmente a toccare il momento, così veloce che la mia mente sta elaborando le scene che si sono susseguite soltanto adesso. Cosa è successo a Lucius per portarlo a cambiare atteggiamento così velocemente? O stava fingendo fin dall'inizio? Mi porto le dita sulle tempie per poi massaggiarle delicatamente con la speranza di alleviare almeno di un po' il mal di testa che sta turbando il mio capo in questo turbinio di pensieri. Ancora non ho ben compreso il motivo per tutta la preoccupazione, che la notizia del fatto che io mi sia diretta verso la fontana di lava con Setesh, ha suscitato in lui. Non è successo nulla e non vedo cosa uno ci possa guadagnare nel nascondere un luogo tanto sublime ad occhi altrui. Il bipolarismo del principe io non lo riuscirò mai a comprendere, a stento riesco a stare dietro a tutti questi suoi repentini cambi d'umore, ma di una cosa son certa, questo gene è sicuramente un tratto di famiglia, poiché anche Lucifero è così. Spesso mi viene da credere, che la madre di Lucius sia morta d'esaurimento a causa di tutti i cambi d'umore del sovrano degli inferi. Stanca di continuare a crogiolarmi tra i miei pensieri in questo posto, decido di rientrare nella mia camera e chiudere la porta alle mie spalle con la speranza di ottenere un po' di tranquillità per le mie membra. I miei occhi vengono catturati dal mio diario, ancora aperto in una pagina vuota riposto sul mio letto. Il pezzo di carta è completamente immacolato, non c'è alcun segno che indichi il fatto che una goccia di sangue abbia macchiato la pagina. Catturo tra le mani l'oggetto e decido di riporlo all'interno di uno dei cassetti del comodino con accanto la chiave che ormai da tempo non porto più al collo e ora come ora sono ancor più riluttante ad avere questo ornamento al collo. Probabilmente la cosa è dovuto al fatto che sento che il diario in un certo senso non sia completamente mio, poiché dietro si nasconde la storia di altre persone e indirettamente mi appare di violare la privacy di questi sconosciuti, tranne forse per Lucifero. Mi viene ancora difficile da reputare che quel serafino mostratomi dal diario, sia lo stesso Lucifero che conosco io.

Mi accovaccio in posizione fetale e stanca quasi come se le mie energie mi fossero stati risucchiati da un buco nero a me invisibile. Mi ritrovo a cadere nell'abisso del mondo dei sogni in pochi brevi attimi, spegnendo il mondo attorno a me, sperando di essere accolta da una fantasia che mi porti quel senso di pace che tanto bramo.

***

Mi giro dall'altro lato nel letto, mormorando qualcosa di incomprensibile che non capisco nemmeno io, non avendo alcuna voglia di lasciare questo luogo di morbide coperte e puro ozio, ma i miei sensi captano una sottospecie di venticello che colpisce il mio viso, eppure credevo che la sera addietro avessi lasciato la finestra chiusa. Non importa, io non mi alzo per una cosa del genere, ma poi sento questo leggero soffio colpirmi nuovamente il viso, quasi solleticandolo e mi rendo conto del fatto che è tiepido-caldo, pertanto non può trattarsi del vento. Ma anche questa volta lascio perdere la cosa, rigirandomi dall'altro lato del letto, ma sentendo che questa brezza mi segue anche in questa direzione. A un certo punto il mio naso capta un alito dolce di chi ha mangiato pasticcini ed è proprio in quell'esatto momento, che spalanco gli occhi all'improvviso ritrovandomi a urlare quando incontro il viso di Astaroth, che urla assieme a me.

"Ma ti pare questo il modo di accogliere un tuo amico?!" Esclama, allontanandosi da me e con una mano al cuore.

"Ma ti sembra normale fissare così una persona che dorme?!" Esclamo a mia volta con il petto che mi si alza e abbassa velocemente quasi come se avessi appena corso una maratona. "Mi hai fatto prendere un colpo." Aggiungo, mentre mi siedo sul letto. Quando si dice che uno ha un dolce risveglio, questo è l'ultima cosa che ho ricevuto stamattina e se è vero che il buongiorno si vede dalla mattina, allora la mia giornata sarà terribile.

Return of The PastDove le storie prendono vita. Scoprilo ora