-è tardi, sarà meglio andare. Comunque mi chiamo Darren- dice il ragazzo biondo.
-io non mi muovo da qui- incrocio le braccia, non ho intenzione di andare da nessuna parte, non con loro.
-oh si che ti muovi- dice Aiden con sguardo malizioso, poi si avvicina e mi afferra il braccio.
Sento una scossa attraversarmi la schiena e strizzo gli occhi per il dolore, quando li riapro non sono più a casa mia, sono in un posto tutto bianco pieno di gente con le ali, credo siano angeli. Come ci sono finita qui? Strattonò il mio braccio così da togliere la presa di Aiden e continuo a guardarmi intorno spaesata.
Mi gira la testa e mi sento molto debole, vorrei mettermi sul mio letto e dormire ma invece mi ritrovo qui, non so dove con gente che non conosco. Yee! Che bello, sono proprio contenta!
-non credo le abbiano ancora dato una camera- dice Darren guardando Aiden.
-è tardi, sarà stanca-
-falla dormire da te-
-no!-
-tu sei il suo angelo custode, è compito tuo-
-e va bene- sbuffa Aiden.
-seguimi- credo stia parlando con me, ma sento tutto ovattato, guardo fisso in avanti e non riesco a muovermi.
-quante altre volte dovrò prenderti in braccio?- sbuffa prima di alzarmi con le sue braccia.-ti svegli?!- apro gli occhi lentamente e per poco non mi prende un colpo quando mi ritrovo la faccia di Aiden davanti, all'inizio non capisco ma poi gli eventi di ieri mi piovono addosso come una doccia fredda.
Mi metto a sedere e mi guardo intorno, sono in una stanza tutta bianca e grigia, che depressione, già mi manca il rosa tenue della mia camera.
-ti hanno assegnato la stanza, puoi anche alzarti dal mio letto- dice scocciato.
-e tu puoi anche essere meno acido- rispondo stropicciandomi gli occhi.
Mi alzo in fretta e mi dirigo verso la porta.
-ti accompagno-
-no, non mi servite tu e la tua acidità- sbatto la porta e mi ritrovo in un corridoio anch'esso bianco, quando abbasso lo sguardo per terra mi viene un mezzo infarto e per poco non cado, il pavimento è fatto di nuvole, o almeno credo. Cioè, nuvole! Vi rendete conto? Come faccio a camminare su delle nuvole?!
Riprendo a guardare il corridoio, merda, non so dove andare. Perché non ho accettato il suo aiuto?
Sono troppo orgogliosa per chiedergli di accompagnarmi quindi inizio a camminare verso non so dove sperando, da un momento all'altro, di vedere un scritta gigante e luminosa su una porta con scritto il mio nome, ma non credo che succederà mai.
-ehi, hai bisogno d'aiuto- sento una voce familiare e mi giro di scatto, quando vedo i bellissimi occhi azzurri di Darren divento la persona più felice del mondo. I miracoli esistono allora.
-ehm, sì, per caso sai dov'é la mia stanza?- chiedo un po' insicura.
-si, è la 23 B, al piano di sopra. Se vuoi ti accompagno- dice porgendomi il braccio.
-grazie mille- accetto l'aiuto e lo seguo.Dopo poco arriviamo davanti a degli ascensori di vetro.
-devo entrare lì dentro?-chiedo un po titubante.
-ehm si, non preoccuparti non cadi- ridacchia il ragazzo.
Prendo un bel respiro ed entro.
Darren schiaccia un bottone e iniziamo a salire. Mi guardo intorno e in basso, sotto di me, vedo una specie di sala circolare dove ci sono molte persone.
-eccoci, è nel terzo corridoio. Io vado in camera mia.-
-grazie- mi allontano lentamente da lui, che va nella parte opposta a quella che mi ha indicato.
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Le ali della libertà
FantasyGrace è stata portata dalla madre a Los Angeles all'età di 5 anni, non ha mai capito il motivo di questo gesto così inaspettato ma si è adattata a tutte le novità senza opporsi. Presto si ritroverà a dover far fronte a delle nuove, incredibili scop...