-Ilenya!- urlo dirigendomi velocemente verso di lei, sto girando tra i corridoi da un pò e senza il suo aiuto non troverò mai Jasmine.
-Ehi Grace.- dice venendomi incontro, il suo volto è triste e mi guarda sapendo gia quello che voglio.
-É 5 stanze dopo la tua.- accenna un sorriso finto più che mai e continua a guardarmi.
-Grazie e vai a menare quel coglione da parte mia.- mi allontano velocemente con un peso nel cuore, solo pensare a lui mi fa male. Gli ho sputato in faccia tutto quello che pensavo e forse finalmente ha capito il male che mi ha fatto ma non so se riuscirò a fare finta di nulla.-Posso?- apro lentamente la porta e trovo la ragazza seduta sul letto in lacrime.
-Vai via... ti prego.- la sua voce è flebile e ogni tanto è interrotta dai singhiozzi.
-Solo un attimo, per favore.- annuisce e mi avvicino lentamente, ho paura di fare o dire qualcosa di sbagliato ma devo parlarle.
-Se sei qui per dirmi di perdonarlo perché ha fatto il coglione ma in realtá è bravo n..-
-No! Assolutamente no!- esclamo forse alzando un pò troppo la voce dato che lei spalanca gli occhi e si allontana leggermente.
-Non devi assolutamente perdonarlo, lui deve capire che le persone non sono sempre pronte ad accettare ogni suo sbaglio. Deve capire che le sue maledette parole fanno male davvero e che non può rimediare con delle semplici scuse.- dico con più calma mentre lei mi guarda fissa negli occhi, ha smesso di piangere ma le sue guance sono ancora bagnate e ha gli occhi lucidi.
-Devi semplicemente farti scivolare addosso le sue parole. Ignoralo perché è davvero un grande coglione e non merita nessuna delle tue lacrime. È solo un enorme e gigantesco coglione!- Pronuncio l'ultima frase a voce più alta e una lacrima mi riga la guancia, la asciugo prontamente sperando che non la veda ma lei continua a guardarmi e mi fa un sorriso.
-Ti piace vero?- rimango senza fiato, quasi non riesco a respirare. Una semplice domanda mi ha fatto bloccare il cuore in gola. Mi piace? Io non lo so, non può piacermi però... se non mi piacesse non ci starei così male. Oddio che complicazione la mia vita!
-Eh io.. no! Cioè perchè dovrebbe piacermi?! È solo un coglione!- il suo sorriso si ingrandisce e io non riesco a capire.
-Quando lo guardavi, anche se era per rimproverarlo, i tuoi occhi si illuminavano e continuano ad illuminarsi quando mi parli di lui. Potrai dire quello che vuoi ma tu provi qualcosa per lui.- Sono senza parole, ero venuta quì per aiutare lei e invece lei sta aiutando me. Mi sdraio sul letto e guardo il soffitto più confusa che mai, cosa devo fare?
Sento la porta aprirsi e mi alzo di colpo aspettandomi Ilenya invece mi ritrovo Aiden sul ciglio della porta e il mio cuore perde un battito.
-Cosa vuoi?- dico acida prima che possa aprire bocca.
-Io... volevo scusarmi...-
-Nessuno ha bisogno delle tue scuse.-
-Fammi parlare.- dice calmo.
-Non voglio sentire una sola parola uscire dalla tua bocca.- mi alzo dal letto diretta verso la porta ma una volta a fianco a lui mi blocca.
-Lasciami stare!-
-Non potrai evitarmi per sempre.-
-E chi lo dice?-
-Grace.- la sua voce è stanca, spera che io mi lasci abbindolare dalle sue parole ma non lo farò, non questa volta.
-No Aiden! Potevi semplicemente dirmi di non volerne parlare invece hai cominciato ad insultare come sempre. Devi regolarti! Io non riesco più a sopportare tutto questo, lasciami stare ti prego.- la sua presa su di me si allenta e colgo l'occasione per uscire dalla porta. Le lacrime iniziano a scendere sul mio volto e cammino il più velocemente possibile verso la mia camera.AIDEN
-Non la riavrò mai più indietro. L'ho persa, non vuole più vedermi. Finalmente andava tutto bene e sto facendo uno sbaglio dopo l'altro.- continuo a camminare avanti e indietro per la stanza di Darren.
-Non so che dirti. Le hai fatto male, tanto male. In ogni sua parola si sentiva il dolore che prova e non so se riuscirà a perdonarti l'ennesimo errore... Ma sei mai ci riuscirà tu devi giurarmi che non te la lascerai scappare perchè potrebbe essere l'ultima volta.- le sue parole si imprimono bene nella mia testa e ognuna mi fa più male della precedente. Potrei averla persa, forse non la potrò più abbracciare, non potrò più guardarla ridere o essere il destinatario delle sue battutine. Non potrò più fissarla guardare il cielo o deriderla perchè è bassa. Io non posso vivere sapendo che lei è vicino a me ma non è mia e non posso neanche immaginare che a difenderla non sarò io ma qualcun altro. Io devo riprendermela, ho bisogno di lei.
-Darren, come faccio a riprendermela?-
-Questo devi saperlo tu.-

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Le ali della libertà
FantasíaGrace è stata portata dalla madre a Los Angeles all'età di 5 anni, non ha mai capito il motivo di questo gesto così inaspettato ma si è adattata a tutte le novità senza opporsi. Presto si ritroverà a dover far fronte a delle nuove, incredibili scop...