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-ma qui non ci sono le scuole?- chiedo mentre camminiamo tra i corridoi.
-si che ci sono, stanno al piano di sopra- mi risponde continuando a camminare.
-devo andare a scuola anche qui?- sbuffo.
-no, gli angeli custodi possono decidere di fare da istruttori, ma se tu vuoi andare a scuola..-
-angeli custodi?! Ma che?!-
-Te lo spiegherò domani, ora andiamo a mangiare-

-quando potrò tornare a casa?- chiedo mettendo in bocca un pezzo di pane.
-a casa tua? Beh, mai.- risponde tranquillo Aiden.
-che?! Non é possibile!- dico alzando il tono della voce, tutti si girano verso di me ma non me ne curo più di tanto.
-tutte le persone che conoscevi sanno che sei partita con i tuoi nonni, non puoi tornare lì-
-cosa?! Io devo rivedere i miei amici!! Devo rivedere Benji!- mi alzo dalla sedia, sono sconvolta, non so che dire, la lingua mi si é come intrecciata e non eletto più neanche un suono. Sento una lacrima rigarmi il viso e inizio a correre, corro senza sapere dove, so solo che voglio andare lontano.
Presto mi ritrovo in una piccola palestra, chiudo la porta e sento il cuore rallentare, mi appoggio con la schiena e scendo lentamente, singhiozzando, fino a trovarmi seduta per terra, con le guance bagnate e il cuore a pezzi.
Guardo dritto di fronte a me con le mani che mi sorreggono la testa, sento come se se per caso le togliessi non riuscissi a rimanere dritta. C'è un silenzio di tomba interrotto, solo,
ogni tanto da qualche mio singhiozzo.
Sento una forza spingermi la schiena in avanti e mi allontano leggermente lasciando spazio alla porta per aprirsi, mi ritrovo davanti Darren che mi guarda, il suo sguardo sembra dolce, gentile.
Rimaniamo fermi, in silenzio, finche lui non mi porge la mano e io, dopo qualche attimo di esitazione, la afferro.
-non preoccuparti, li rivedrai- sussurra stringendomi a lui.
Sento di nuovo quella strana sensazione e una scossa attraverso la schiena e in un attimo sono in camera mia.
-ora riposa. Ah, a volte Aiden sembra insensibile e acido ma fidati non lo è, scusalo se fa così ma fidati che ci tiene a te- dice prima di sparire dietro la porta.
Io senza pensarci mi metto nel letto e mi infilo sotto le coperte.

-non potremmo più vederci, addio- dice Benji prendendo in mano il coltello.
-ma sei pazzo?! Non puoi farlo!- urlo esasperata.
-devo farlo, non posso sopportare di non vederti mai più-
-ti prego no!- non faccio in tempo a parlare che si trafigge, vedo del sangue colare e il suo corpo cadere a terra, morto. Il colore dei suoi occhi si spegne e io sono lì a guardarlo, immobile.
-Noo!!- urlo accasciandomi a terra.
Mi sveglio di colpo mettendomi a sedere, sto per alzarmi quando sento del calore sulla mia mano, giro lo sguardo e vedo che é stretta da qualcosa, o meglio, qualcuno.
Non faccio in tempo a vedere chi é che é sparito, potrebbe essere un sogno se non sentissi ancora il calore di quel corpo che mi attraversa la mano.

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