-NON LA TOCCARE!- Sento una voce familiare, Benji!
Corro da lui e lo abbraccio, lui mi stringe forte a se come se avesse paura che qualcuno mi possa fare del male.
-stai bene?- chiede staccandosi da me e guardando se avessi lividi o cose del genere.
-si, sto bene- quando lo dico i suoi occhi ritornano puntati sul ragazzo che ora è affianco al mio letto a fissarci, mentre Beckie è a terra vicino all'armadio.
-Beckie!- corro da lei e le prendo un braccio per farla alzare, la porto sul letto e la faccio sedere.
-Tu! Brutto bastardo del cazzo! Come ti permetti!- urla Benji avvicinandosi ad Alan.
-oh, mi permetto eccome!-
-Non devi toccarle!!- Benji si avvicina e sta per tirargli un pugno, quando la porta si apre ed entra mia madre.
-cosa succede qui? E che ci fai tu- indica Benji scioccata.
-Alan ha tirato un pugno a Beckie- mi alzo incazzata.
-Alan? Non lo starai dicendo solo perché ti sta antipatico.- quando fa così la odio, si fida di gente che neanche conosce più di sua figlia!
- mamma! Cazzo perche non mi credi?-
-che sta succedendo?- chiede Adelle.
-Grace dice che Alan ha tirato un pugno a Beckie, ma io non cr..- inizia mia madre venendo interrotta dalla donna.
-Alan! Come ti permetti!- mi stupisce, di solito da sempre ragione al figlio, allora anche lei fa al carina davanti a mia madre, che gente falsa.
-scusa, non volevo, a volte sono troppo impulsivo- dice guardando Beckie, ma si vede dal suo sguardo che neanche mezza parola è sentita.
-mi dispiace davvero- aggiunge la madre.
-sarà meglio andare, non la passi liscia- dice prendendo il braccio del figlio e portandolo via, mia madre li segue chiudendo la porta.
Tutta questa confusione le aveva fatto dimenticare che in camera mia era spuntato un Benji.
-che falsità- dico indignata.
-come stai?- chiede Benji avvicinandosi a Beckie.
-niente di rotto- sorride per non farci preoccupare ma lo so che sta male.
-sicura?-le chiedo sedendomi vicino a lei.
-si- si sdraia sul mio letto e le metto una coperta addosso.
-stasera dormi da me- dico vedendo la sua stanchezza.
Lei non mi risponde, probabilmente sta già dormendo.
-e tu, sicura di stare bene?- chiede Benji squadrandomi da capo a piedi.
-sii, te l'ho detto- gli prendo la mano e mi avvicino alla finestra, sedendomici davanti.
Mi è sempre piaciuto vedere la pioggia che cade attraverso la spessa vetrata.
È bello sapere che là fuori c'è una tempesta ma tu sei dentro al sicuro.
-mi piace la pioggia, dove abitavo prima pioveva sempre, quando non nevicava- mi spunta un piccolo sorriso al ricordo di quando giocavo con la neve.
-certo che sei strana- ridacchia.
-si, ma tu di piu- dico ridendo.
-mai come te-
Appoggio la testa sulla sua spalla e guardo le goccioline cadere dal cielo, attaccarsi al vetro e fare a gara per chi arriva prima.
-grazie- sussurro
-e perché?-
-per esserci-
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Le ali della libertà
FantasíaGrace è stata portata dalla madre a Los Angeles all'età di 5 anni, non ha mai capito il motivo di questo gesto così inaspettato ma si è adattata a tutte le novità senza opporsi. Presto si ritroverà a dover far fronte a delle nuove, incredibili scop...