GRACE
Lo odio! Lo ammazzo! Sto seriamente pensando di andare da lui e strozzarlo con una corda e poi appendere la sua testa in camera mia come trofeo. Le altre hanno come obiettivo scoparselo, io voglio ucciderlo.
Ad interrompere i miei pensieri su come farlo a fettine c'è la porta che si apre e da dietro spunta il viso solare di Darren.
-Oh no, non ho bisogno della tua commiserazione o di te che di dici di perdonarlo perché non lo farò.-
-Ero io nella stanza di Aiden ieri sera.-
-Non mi interessa che ha fatto uno sbaglio, io non lo perdono... No, aspetta che hai detto?-
-Ieri sera nella stanza di Aiden c'ero io, quello che stava con una ragaza, quello a cui hai dato dello stronzo ero io!-
-Stai scherzando? Perché se è solo un trucchetto per coprire il tuo amico sappi che oltre alla sua appenderò anche la tua di testa nella mia stanza.- non capisco, spero davvero che sia lui, lo spero vivamente perché mi fa stare infinitamente male questa situazione ma devo essere sicura di potergli credere.
-oh mio dio no! Non uccidermi ti prego!- dice ridendo.
-Comunque credimi, ero io. É vero che Aiden è il mio migliore amico ma quando sbaglia e fa cazzate sono il primo ad arrabbiarmi e non direi mai una bugia del genere, soprattutto a te. Ci conosciamo da poco Grace, ma è abbastanza perché io tenga davvero molto a te e non ho intenzione di perdere un'amica del genere solo per coprire Aiden e i suoi immensi sbagli.- mi spunta un enorme sorriso in volto, è l'unica persona con cui parlo di quello che provo da quando sono qui e sentirmi dire che sono importante è davvero bello, è come dirmi "ti sei fidata della persona giusta".
-Io.. non so davvero cosa dire, grazie- sussurro un pò imbarazzata iniziando a guardare il pavimento. Cosa mi sta succedendo? Sono due volte in soli due giorni che ringrazio sinceramente qualcuno.
Alzo leggermente lo sguardo e lo vedo tendere le braccia verso di me per poi chiudermi in un abbraccio.
-Ti voglio bene Grace, ricordalo. Ora però vai a parlare con quel coglione del mio migliore amico.- lo guardo scuotendo la testa per poi sentirmi spingere verso la porta.
-vado, vado!- dico guardandolo ridere per poi avviarmi verso la sua stanza, sperò sia lì sennò dovrò girarmi tutta la cloud per cercarlo.
Una volta arrivata davanti alla sua porta cambio completamente idea, spero che non ci sia, non so cosa dirgli, che faccio?
Apro la porta e lo trovo steso sul letto a leggere un libro, ha dei jeans e una maglietta bianca che lascia intravedere i suoi addominali, cazzo quanto è bello. Mi guarda con quegli occhi nocciola posando il libro sul comodino e io rimango imbambolata mentre lo guardo venire verso di me. Dovrei dire qualcosa ma le parole non mi escono dalla bocca, sono paralizzata sotto il suo sguardo.
Si ferma davanti a me e mi abbraccia, mi abbraccia così forte da impedirmi di respirare e io sono così felice che penso che potrei volare, sentire di nuovo il suo calore è la cosa più bella del mondo.

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Le ali della libertà
FantasiGrace è stata portata dalla madre a Los Angeles all'età di 5 anni, non ha mai capito il motivo di questo gesto così inaspettato ma si è adattata a tutte le novità senza opporsi. Presto si ritroverà a dover far fronte a delle nuove, incredibili scop...