-Mi vuoi spiegare cosa è successo?!- dice Aiden guardando serio Darren, è arrabbiato, lo vedo da come stringe i pugni, ma non credo che ce l'abbia con Darren ma con quei tizi.
-Loro... beh... stavano...-
-Ce la fai a dire una frase di senso compiuto in meno di un ora?!-
-Calmati Aiden.- dico avvicinandomi a lui.
-Parlavano di te, di voi, hanno definito Grace una troia e...-
-Cosa?! Come cazzo si permettono?! Chi sono per parlare di me?!?!?- dico quasi urlando.
-Poi sono io quello agitato.- ridacchia Aiden guardandomi e io gli tiro un piccolo pugno sul petto ma sento un grande dolore alla mano, invece di far male a lui mi sono fatta male io!
-Ahia!- Aiden inizia a ridere e gli lancio un occhiata assassina.
-Ragazzi!- ci richiama Darren e subito torniamo ad ascoltarlo.
-Non è finita quì... hanno detto che tu... come dire... ti... approfittavi di lei, ecco.-
-Cosa?! Dicono che io... che io l'abbia... violentata?!- Aiden inizia a girare nervosamente per la stanza borbottando cose sul volerli menare.
-Oh, calmati, basta.- dico mettendomi davanti a lui e prendendolo per un braccio.
-No non mi calmo, io non ti toccherei neanche con un dito senza il tuo permesso! E poi chi sono loro per dire che sei troia! Ma io li uccido!!-
-Cosa ti importa di quello che pensano, lasciali stare.- mi prende la mano senza parlare e ci avviciniamo di nuovo al letto di Darren.
-Quindi mi sono arrabbiato e gli ho detto che non dovevano e permettersi, il resto lo sapete.-
-Darren, grazie, davvero. Ma non devi metterti nei guai per due idioti.- mi avvicino a lui e lo abbraccio, gli sono davvero grata, ci conosciamo da così poco ma ha fatto tanto per me e gli voglio davvero molto bene.
Mi stacco dall'abbraccio e mi giro verso Aiden che mi sta guardando malissimo.
-Cosa c'è?- chiedo confusa, è possibile che un secondo prima stava bene e adesso è arrabbiato?! Questo ragazzo è peggio di una donna con il ciclo!
-Vi lascio soli, che state meglio.- ma cosa?! Che significa? È impazzito?! Aiden esce velocemente dalla porta e io guardo Darren confusa.
-Ma che palle con questa gelosia.- dice alzando gli occhi al cielo. Gelosia? Ma perchè?! Geloso di chi?
-Gelosia?- chiedo confusa.
-Si, è gelosissimo di te.-
-Di me? E perchè dovrebbe esserlo? Cosa ho fatto?-
-Per arrabbiarsi addirittura perchè hai abbracciato me, che sono il suo migliore amico da sempre, deve essere proprio tanto geloso.- mi spiega.
-Devo andare?- sbuffo avvicinandomi alla porta, lui mi fa spallucce ed io esco. Sinceramente non so bene dove cercarlo, provo ad andare in camera sua.Sono nel corridoio vicino camera di Aiden e un gruppo di ragazzi mi sta fischiando, ho una voglia tremenda di prenderli a botte questi coglioni ma devo raggiungere il coglione numero uno. Uno di loro si avvicina a me e mi blocca la strada.
-Ehi puttanella, posso toccare?- tira fuori le mani dalla tasca e gli tiro uno schiaffo.
-Ehi coglione, puoi andartene a fanculo?- cerco di sorpassarlo ma vengo circondata dai suoi amici. Grande, questa giornata va di male in peggio. Ma è possibile che gli angeli siano così stronzi? Non dovrebbero essere creature gentili e dolci, che vagano felici saltellando, cavalcano unicorni e vomitano arcobaleni tutti insieme?
-Ora zitta- mi dice uno di loro tappandomi la bocca ma gli tiro un calcio e riesco a liberarmi.
-Aiden!! Aiden!!- urlo più forte che posso prima che lui mi tappi la bocca di nuovo, spero davvero che mi senta. Ma non dovrebbe essere il mio angelo custode?! Non dovrebbe sentire quando sono in pericolo? Perchè non vie..
-Lasciala stronzo.- dice Aiden tirando un pugno al ragazzo che mi teneva la bocca chiusa. Un altro mi afferra per un braccio ma Aiden tira un pugno anche a lui schivandone uno da un ragazzo.
-Ehm, io andrei.- dice l'ultimo correndo via mentre Aiden mi afferra per un braccio e mi porta in camera sua.
-Stai bene? È possibile che ti cacci sempre nei guai?!- Mi guarda attentamente, osserva le braccia, il viso e alza persino la maglietta leggermente per vedere se ci sono segni di violenza.
-Sto bene, sto bene. E comunque non è che me li vado a cercare i pericoli, sai non è uno dei miei più grandi obbiettivi essere stuprata.- mi vado a sedere sul letto seguita da lui.
-Se io non fossi arrivato, tu..- si sdraia mettendosi a fissare il soffitto.
-Sto bene.- dico mettendomi vicino a lui che subito si gira nella mia direzione avvicinandomi con un braccio.
-Non me lo sarei mai perdonato, se ti avessero fatto del male io... mi sarei sentito in colpa a vita.- mi accarezza i capelli mentre io affondo la faccia nella sua maglietta.
-Ma non è successo niente, non mi hanno fatto nulla.-
-Grace tu non capisci, io non ho mai tenuto così tanto a nessun altra, ho rischiato di perderti più e più volte e ho capito che senza di te non riesco a stare. Poi quando ti ho vista piangere ho capito che non avrei permesso mai a nessuno di farti del male perchè non sopporterei il fatto di vederti triste o di sapere che qualcuno ti abbia ferita, fisicamente intendo.- sorrido come un ebete con la faccia spiaccicata su di lui e mi sposto per dargli un bacio.
-Sei la cosa migliore che mi sia mai capitata.- gli dico dolcemente tra un bacio e l'altro.AIDEN
"Caro, vedo che va sempre meglio con la tua piccola assegnata, dici che sarà felice di conoscermi?
A presto..."
Sto fissando questo pezzo di carta da un tempo ce mi sembra infinito, l'ho trovato stamattina sul letto e purtroppo so chi l'ha mandato. Non so se dirlo a Grace, ne ha il diritto ma non so come fare, non posso dirle "ehi lo sai che il tizio che non vede l'ora di farti del male insieme ai suoi amici è ancora vivo e non si è dimenticato di te? Ah e ha anche detto che arriverà presto."
-Te lo manda Darren.- esclama entrando a razzo in camera mia con una scatola in mano mentre io in un gesto veloce nascondo la lettera sotto di me.
-Che hai in mano?- appoggia la scatola e viene verso di me confusa. Oggi è ancora più bella del solito, ha dei pantaloncini ed una canotta nera e si è fatta due trecce che le stanno benissimo.
-Aiden fammi vedere.-
-Ma cosa c'è in quella scatola?- dico cambiando discorso.
-Aiden!-mi urla in faccia e io le do la lettera.
-Te l'avrei fatta vedere, te lo giuro, aspettavo solo il momento giusto.- cerco di scusarmi immaginando la sua reazione.
-Da quanto ce l'hai?- dice mettendo la lettera sul letto.
-L'ho trovata stamattina, era sul letto quando mi sono svegliato. Te lo giuro.-
-Okay io vado.- fa per andare verso la porta ma la fermo prendendola per un braccio.
-Lasciami.-
-Dove vuoi andare?-
-Non sono affari tuoi.-
-E invece lo sono se la mia ragazza va a cercare della gente pericolosa.- le tolgo la presa dal braccio e lei si va a sedere.
-Che ne sai.-
-Ormai ti conosco Grace.-
-Che senso ha nascondersi? Prima o poi verranno a cercarmi.-
-Meglio poi che prima e comunque non è detto che ti prenderanno, non glielo permetterò.- mi guarda dritto negli occhi, ha paura, lo so, ma non gliela lascerò prendere, nessuno le farà del male.

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Le ali della libertà
FantasíaGrace è stata portata dalla madre a Los Angeles all'età di 5 anni, non ha mai capito il motivo di questo gesto così inaspettato ma si è adattata a tutte le novità senza opporsi. Presto si ritroverà a dover far fronte a delle nuove, incredibili scop...