Le ali della libertà

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-Aiden! Non mi succederà nulla! Devo solo andare da mia madre!- Sto cercando di convincerlo da mezz'ora a farmi uscire ma è fermo sulla sua posizione.
-Non ci penso neanche! Io oggi non posso uscire, ho delle cose da fare, rimani qui!-
-Dai! Ti prego! Torno prestissimo!!-
-Ehi ragazzi, che succede?- chiede Darren entrando nella mia stanza.
-succede che Aiden non mi vuole far uscire perchè dei tizi mi vogliono fare del male!- Aiden mi guarda malissimo e mi ricordo soltanto adesso che Darren non sa nulla di tutto questo. Cazzo! Dovevo stare zitta!
-Darren, io... devo raccontarti una cosa...-

-Ma cosa?! Perché non me l'hai mai detto?!
Aiden io sono il tuo migliore amico!- dice Darren dopo aver ascoltato il racconto di Aiden.
-Lo so, ho sbagliato, ma non volevo mettere in mezzo anche te. Già lei è in pericolo.- guarda il pavimento e so che si sente incredibilmente in colpa, crede che sia solo a causa sua se ora quei tizi mi vogliono male. Mi avvicino velocemente e lo abbraccio beandomi del suo calore e della stupenda sensazione di sicurezza che mi da quando sono tra le sue braccia.
-Ti prego lasciami uscire, torno tra solo un ora, per favore.- mi stringe più forte per poi lasciarmi andare, mi mette le mani sulle spalle e mi guarda dritta negli occhi.
-Solo un'ora.- dice sconfitto e io esulto dentro di me.
-Grazie, grazie, grazie.-
-Stai attenta ti prego.-
-Si-

L'aria fresca mi scompiglia i capelli e mi beo della sensazione di libertà che mi da.
Mi mancava così tanto uscire e stare da sola con i miei pensieri.
-Eccola qua, la piccola fidanzata di Darren.- una voce roca mi fa tremare e mi giro di scatto, dietro di me c'è un uomo alto e muscoloso, con uno sguardo che mi penetra e mi fa mancare il respiro. Non può essere lui, non può.
-Chi sei e cosa vuoi?-
-Come chi sono? Il tuo ragazzo non ti ha fatto leggere le mie lettere?-
Istintivamente inizio a correre più veloce che posso ma qualcuno mi fa uno sgambetto e cado a terra.
-No no tesorino, non vai da nessuna parte.- riesco solo a vedere una bottiglia di vetro e a sentire un dolore lancinante prima che diventi tutto buio.