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-Darren io non ce la faccio. Non riesco a non pensare a lui per più di due secondi figurati se posso dimenticarlo. Cammino per i corridoi e lo incrocio, mangio e siamo allo stesso tavolo, mi deve fare lezione e per di più lo vedo ogni volta che accendo il telefono.- dico tra le lacrime e i singhiozzi. Sono passati 4 giorni da quando abbiamo litigato e non gli ho più rivolto la parola. Mangiamo allo stesso tavolo, lo ascolto farmi lezione e lo vedo quando sono con gli altri ma non gli ho detto neanche una parola nonostante i suoi continui tentativi di farmi parlare. Io non riesco a non pensare ad Aiden e più passa il tempo più mi viene da piangere. Voglio solo dimenticarlo, non posso permettermi di rivolgergli la parola perchè poi mi ritroverei a dirgli quello che sto provando, piangerei, lui mi abbraccerebbe e faremmo finta di nulla ma no, non posso lasciarmi tutto alle spalle, non questa volta.
-Cambia sfondo, facile no?- dice cercando di sdrammatizzare ma non sono proprio in vena.
-No, non ce la faccio. Ci ho provato più volte ma non ci riesco mai. Mi ricorda quel poco tempo in cui siamo stati bene insieme, abbiamo riso e scherzato, mi ha difesa e mi ha anche raccontato del suo passato ma..-
-I genitori sono un tasto dolente per lui, non ne parla con nessuno..-
-Non è questo! È tutto! Tutto quello che ha fatto e che adesso mi pesa come un macigno nel cuore.- lo interrompo, ho urlato, ho il fiatone e i miei singhiozzi sono più rumorosi. Non dice più nulla, mi abbraccia soltanto, mi stringe a lui e piano piano il mio respiro si stabilizza ma io sono ancora a pezzi.
-Darren sei qui?..- La porta si apre ma non mi stacco dall'abbraccio. Non riconosco la voce, è tutto ovattato intorno a me. Come se fossi in una bolla.
-Sei uno stronzo! Credevo che fossi il mio migliore amico! Io mi fidav..- Darren si stacca ed è come se la bolla fosse scoppiata. Mi giro e trovo Aiden, è davanti alla mia porta con gli occhi spalancati e mi fissa, I suoi occhi scuri si incatenano ai miei e non riesco a distogliere lo sguardo, la sua bocca è semi aperta e ha dei ciuffi di capelli che gli cadono sugli occhi.
-Grace..- sussurra continuando a guardarmi. Oh cazzo! Mi sono dimenticata che stavo piangendo! Mi asciugo velocemente le guance e abbasso lo sguardo cercando con la mia mano quella di Darren ma non la trovo. Alzo gli occhi e vedo che sta uscendo dalla porta. Okay Grace calmati. È il momento di affrontare la questione. Cerco di regolarizzare il mio respiro e guardo di nuovo Aiden e lo vedo avvicinarsi velocemente.

AIDEN
Gli occhi rossi e lucidi, lo sguardo spento, le guance bagnate dalle lacrime, il petto che si muove velocemente. È l'immagine peggiore che io abbia mai visto. Non per lei, lei è bellissima come sempre ma il fatto che sta piangendo mi uccide, soprattutto perchè so di chi è la colpa, é solo ed unicamente mia. All'inizio, quando sono entrato quì e li ho visti abbracciati pensavo che fosse tutto finito, che lei e Darren si fossero messi insieme e pensavo di aver perso sia il mio migliore amico che lei ma ora che la vedo in questo stato preferirei 1000 volte che lei stesse con Darren. Mi fa malissimo vederla così. Questi giorni senza lei sono stati orrendi, mi guardava pochissimo e non mi ha mai rivolto la parola, non si è mai arrabbiata, non l'ha fatto neanche una volta. Mi ha semplicemente ignorato. A volte sembrava che stesse per rispondermi ma poi si tratteneva e se ne andava ed è stato orrendo perchè ha parlato poco anche agli altri e non è da lei. Lei è sempre quella che parla più di tutti e fa battute stupide ma ora, ora non è lei, è diversa, più spenta e triste.
Mi avvicino velocemente al letto la alzo di peso e la stringo fortissimo a me. So che è una cosa sbagliata, so che non mi vuole neanche vedere ma ne ho bisogno, devo stringere il suo fragile corpo tra le mie braccia e devo sorreggerla perchè sembra che possa cadere da un momento all'altro.
-Basta, ti prego.- sussurra con la faccia attaccata al mio petto. Allento la presa su di lei ma non si stacca da me. Le sue mani mi stringono la maglietta e cerca di spingermi via ma in realtà non vuole farlo. Lo capisco dai suoi movimenti, potrebbe benissimo abbassarsi e scappare da me o dimenarsi e lo sa, ma non lo fa.
-Perchè l'hai fatto?!- le sue lacrime mi stanno bagnando la maglietta ma è l'ultima cosa che mi preoccupa in questo momento. I suoi singhiozzi cessano e si lascia abbracciare smettendo di opporre resistenza.
-Io..-
-Sei un egoista.- cerca di alzare la voce ma non ci riesce e ogni sua parola mi uccide.
-Puoi anche staccarti.-
-No Aiden! Non capisci! L'ultima cosa al mondo che voglio fare è staccarmi da te ma non possiamo sempre fare quello che vogliamo. È sbagliato, profondamente sbagliato. Noi siamo sbagliati insieme, tu devi continuare a stare con tutte quelle che ti capitano e io devo essere sola. Punto.- mi lascia senza parole, la stringo più forte a me, l'ho abbracciata perché la vedevo fragile, pensavo che potesse crollare senza di me ma in realtà sono io che cado a pezzi senza lei, io ho bisogno di Grace, ne ho un disperato bisogno. Ho bisogno dei suoi sorrisi, delle litigate con lei, delle sue battute, dei suoi sguardi di sfida e di quelli dolci, ho bisogno delle sue parole, ho bisogno di lei.
-Non è vero.-
-Si Aiden, fa male, troppo male.- stringe la mia maglietta con le mani e so quello che vuole farmi capire. So che vuole che la lasci andare prima che sia troppo tardi, prima che smetta di resistere a me e torni sui suoi passi, che torni ad ignorarmi ma io non posso lasciarla andare, non ce la faccio.
-Fa male stare insieme, fa male stare separati, mi fai male tu, ti faccio male io. Non possiamo stare insieme Aiden, non possiamo.-
-E invece si.- mi stacco dall'abbraccio, le prendo il viso tra le mani e la bacio. Rimane per un attimo ferma ma poi ricambia, è un bacio disperato, un bacio che stiamo aspettando da tempo ma che nessuno ha mai avuto il coraggio di dare, un bacio che esprime tutto il dolore che abbiamo provato ma che lo annienta in un attimo perché noi due siamo capaci di abbattere qualunque muro pur di stare insieme perchè separati non riusciamo a stare.

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