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Mi ringrazia per poi iniziare a sfregare le sue mani tra di loro per potersi riscaldare, effettivamente inizia a far parecchio freddo e la mia felpa non è abbastanza pesante da scaldarmi "Sei una senzatetto?" La sua domanda mi lascia abbastanza interdetta, non ho mai percepito che quella fosse 'casa' mia, ma avevo un tetto e adesso? Ho solo un borsone e un taglio mal fatto. Sono una senzatetto? "Più o meno" rispondo non sapendo di preciso quale sia la corretta affermazione. Smentire sarebbe come dire che ho un posto quando, in realtà, non è così. Non riesco a capire perché gli sto parlando, nonostante la prima cattiva impressione, non sembra aver cattive intenzioni ma resta pur sempre un estraneo, "Oh, se vuoi per questa notte puoi dormire nella mia auto con me e domani ti accompagno dove vuoi, va bene?" Lo guardo scettica, "Credi davvero che salirò sulla tua auto? Oh, la prossima volta prova ad offrirmi delle caramelle, magari andrà meglio. Sto benissimo qui".
I suoi occhi si riempiono di stupore "Cara, non ho mai costretto nessuno a fare qualcosa che non volesse. Credi davvero che ne abbia bisogno, ma forse la tua è una proposta? Ti piacciono gli strani giochi di ruolo?" Spalanco gli occhi, sento il sangue affluire sul guance ed un improvviso caldo "Dio, no! Il maniaco qua sei tu" piega il viso di lato, "Tu hai parlato di sesso nella auto, io volevo solo essere gentile. Quella che sta molestando l'altro sei tu" annaspo alla ricerca delle parole più giuste perché un semplice 'vaffanculo' non renderebbe bene, ma ciò che esce dalle mie labbra sorprende persino me: "Come posso fidarmi di te?" Si alza in piedi pulendosi con le mani il retro dei suoi jeans, leggermente strappati alle ginocchia, per poi lanciarmi un mazzo di chiavi, prese dalla tasca posteriore, alza le spalle "Perché hai tu le chiavi della mia macchina quindi, volendo, puoi anche scappare".
