Capitolo Trenta

890 154 49
                                    

"Stai ferma altrimenti te li taglio storti" mormora concentrato, "Non capisco perché mi stai tagliando i capelli, andavano benissimo anche prima" improvvisamente avvicina il suo viso al mio e arrossisco al pensiero che lui possa volermi baciare, m...

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

"Stai ferma altrimenti te li taglio storti" mormora concentrato, "Non capisco perché mi stai tagliando i capelli, andavano benissimo anche prima" improvvisamente avvicina il suo viso al mio e arrossisco al pensiero che lui possa volermi baciare, ma appena inizia a soffiare capisco che sta solo cercando di togliere i residui della frangetta, che sta tagliando, e che sono finiti un po' ovunque.

"Non metto in dubbio che tu andassi benissimo anche prima, ma la tua frangetta era talmente tanto lunga che copriva i tuoi bellissimi occhi marroni" alzo gli occhi al cielo, "Come mai sei tanto bravo?" Dico osservando ciò che sta facendo attraverso lo specchio.

"Tagliavo sempre i capelli di mio fratello" lo guardo leggermente sorpresa, non mi aspettavo che mi avrebbe detto qualcosa riguardo a lui. Le sue dita si appoggiamo sotto il mio mento, sposta leggermente il mio viso "Perché non parli più con tuo fratello?".

"Tu fai troppe domande" sorride, "E tu non rispondi a nessuna di esse" si allontana per poi togliere il lenzuolo cercando di non fare cadere le ciocche che ha tagliato, mi avvicino allo specchio e guardo il mio riflesso, "Ti piace?" Chiede, annuisco.

"Madeleine?" Mi volto verso di lui, "Sì?" Si avvicina a me, "Chiudi gli occhi" lo guardo confusa, "Perché dovr-" mi interrompe, "Fallo" sorrido per poi chiudere gli occhi, sento il suo fiato caldo sul viso e in un istante le sue labbra sono sulle mie, rimango immobile non sapendo cosa fare.

Il mio cuore sembra quasi voler uscire dalla mia gabbia toracica, non riesco quasi a respirare e le mie guance stanno andando in fiamme. Dopo qualche istante si allontana lasciandomi una sensazione di vuoto, appoggia la fronte sulla mia "Ora se vuoi puoi picchiarmi..." mormora cercando di riprendere fiato, fa un mezzo sorriso e senza pensarci due volte afferro il suo viso tra le mani e faccio combaciare nuovamente le nostre labbra.

DriveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora