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Le persone possono farti del male solo se glielo permetti, io non ho mai permesso a nessuno di avvicinarsi talmente tanto. Ma N ha camminato in punta di piedi, senza far rumore e non mi sono accorta di quanto si fosse intersecato nella mia mente fino ad arrivare a riempire quel cuore che è sempre stato tanto vuoto.
Mi chiedo perché, perché tra tanti io abbia scelto proprio lui, come se amassi soffrire. Eppure lo conosco, so quanto possa essere rozzo, maleducato e pieno di se. Allora perché quando lo guardo non riesco a distogliere lo sguardo e mi sento come se entrambi ci appartenessimo? "Io e mia sorella vorremmo una stanza, letti singoli" prende la chiave dalle mani del ragazzo dai lineamenti asiatici e si dirige verso la stanza "Grazie" dico prima di raggiungere il ragazzo.
"Sorella, eh?" Cerco di intraprendere un discorso scherzoso, come al nostro solito, ma lui mi ignora "Già" sono convinta che tutto ciò che N provi nei miei confronti sia passione, mista ad affetto, ma niente di più e io non sono disposta a rischiare, non sono come lui. "Ho sentito Blake, in California le ricerche si sono intensificate sulle nostre teste pende una taglia" afferma divertito, il che mi fa sorridere per un istante perché siamo di nuovo al punto dove scherziamo, ma ciò che ha detto mi turba allo stesso tempo perché sta rischiando tutto per aiutarmi "L'ho sempre detto che con te non ci si annoia ma Homeless" sospiro leggermente "Rischi davvero di finire in prigione ed è solo colpa mia, forse dovrei tornare indietro e cercare di ragionare con mia madre, non posso seriamente trascinarti a fondo con me".
"Tua madre è una stronza epocale, credi davvero che ti starà a sentire? Ma, soprattutto, credi che te lo lascerei fare? Blake mi ammazzerebbe, gli piaci!" Afferma prima di stringermi tra le sue braccia e darmi un bacio sul capo, "Puoi definirmi un amico ma, ti prego, tienimi stretto".
