Capitolo Ventidue

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Sono sdraiata sotto un albero mentre fisso i bambini che giocano, li ho sempre invidiati perché sono sempre così spensierati e si trovano amici facilmente

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Sono sdraiata sotto un albero mentre fisso i bambini che giocano, li ho sempre invidiati perché sono sempre così spensierati e si trovano amici facilmente.

Mentre io sono sempre stata piuttosto solitaria, me ne stavo sempre per le mie. Non ho mai avuto veramente modo di farmi degli amici, sento il rumore di delle foglie secche che vengono calpestate e appena mi volto vedo N con in mano una stecca avvolta da dello zucchero filato blu.

Si siede al mio fianco, "Tra qualche minuto partiamo" mormora, gli rubo un pezzo di zucchero filato per poi metterlo subito in bocca. Il ragazzo al mio fianco alza gli occhi al cielo allontanando leggermente quell'enorme massa di zucchero colorato da me, "Dove andiamo?".

Alza le spalle, "Non lo so, ma non è molto sicuro rimanere in un posto per troppo tempo" ripete per l'ennesima volta. Annuisco, non posso negare che la nostra stanza dall'insopportabile odore di acetone, il materasso ammuffito e le pareti rosa scrostate mi mancherà. Certo il, da me soprannominato, 'Puke Debout Motel' fa decisamente schifo.

Ma ho passato dei bei momenti in questi tre giorni "Scommetto che sentirai la nostalgia di Oohm" lo schernisco mentre mi alzo da terra, Oohm è uno scarafaggio. Il secondo giorno, mentre N era in bagno, ha lanciato un urlo. Al che sono corsa per vedere cos'era successo, lui era si era messo in piedi sopra il cesso, urlava frasi sconnesse mentre lo scarafaggio di muoveva avanti e indietro.

Abbiamo tentato in diversi modi di ucciderlo, ma ogni tentativo è stato vano quindi ogni notte prima di dormire mi ha sempre mandato in perlustrazione per assicurarsi di poter dormire e non venir ucciso dal insetto che, a detta sua, gli serba rancore "Non avevo paura" borbotta con la bocca piena di zucchero filato, "Ho solo sentito dire in giro che quei cosi sono letali e in modo pacato ti ho chiesto di ucciderlo perché io nella mia posizione non avrei potuto farlo" si alza a sua volta da terra. Annuisco, "Certo, certo" alza nuovamente gli occhi al cielo dirigendosi all'auto.

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