Capitolo Trentatré

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Il ragazzo di tratti asiatici mi guarda attentamente mentre, insieme ad altri tre bambini, me ne sto in un angolo a disegnare

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Il ragazzo di tratti asiatici mi guarda attentamente mentre, insieme ad altri tre bambini, me ne sto in un angolo a disegnare. Essendoci due famiglie è stata addobbata questa 'aria bambini' e, nonostante io sia leggermente cresciuta per stare qui, N ha pensato bene di lasciarmi qui pagando il ragazzo della hall per tenermi d'occhio. "Cosa stai disegnando?" Mi chiede June, la sorella di Richie nonostante il bambino di cinque anni e mezzo sia tanto adorabile in due ore e mezza ho capito che sua sorella, di otto anni, non lo è altrettanto nonostante la sua apparenza faccia credere il contrario; con i suoi boccoli biondi, le labbra rosso ciliegia, gli occhi grandi nocciola sembra proprio una bambolina ma appena apre bocca l'unica cosa che vorresti fare è strappargli le tonsille. Il terzo ragazzo, Tom, ha tredici anni e si ritrova nella mia stessa situazione solo che nel suo caso sono stati i genitori a tradirlo.

I suoi occhi verdi mi scrutano più volte con timidezza mista a tanta curiosità, nonostante i capelli lunghi gli coprano gran parte di essi è impossibile non notarli perché sono di un colore talmente acceso da non poter passare inosservato. La sua maglietta nera, con la stampa di un cranio rotto avvolto da delle rose, e i bracciali fanno sembrare uno di quei ragazzini che cercano, e credono di essere, punk rock. Sospiro leggermente "L'entrata del Hotel" borbotto seccata, la bambina mi strappa il disegno dalle mani "Non ci assomiglia per niente!" Alzo gli occhi al cielo per poi portarli sul suo disegno: tanti cerchi verdi con dei punti, uno rigorosamente più grande dell'altro, azzurri al centro e degli alberi "E tu cosa avresti disegnato?" Non ci credo che mi sono ridotta a litigare con una mocciosa.

"Questa sono io-" indica il primo cerchio, "Questo è tuo fratello, ci stiamo baciando" spalanco gli occhi, "Lui non è mio-" interrompe incrociando le braccia al petto "Cosa?" Il discorso viene interrotto dal rumore della carta che viene stracciata da qualcuno, automaticamente ci giriamo entrambe e vediamo Richie con una parte dei disegni di entrambe tra le mani, in un gesto veloce li avvicina "Adesso sono entrambi belli" afferma con fierezza.

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