Capitolo Quaranta

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"Guarda cosa ti ha fatto quella belva" borbotta mia madre stringendo il mio volto tra le mani, "Madeleine, sapevo di non doverti lasciare da sola

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"Guarda cosa ti ha fatto quella belva" borbotta mia madre stringendo il mio volto tra le mani, "Madeleine, sapevo di non doverti lasciare da sola. La sera prima avevo fatto un sogno..." inizia a parlare a vanvera, ma io non riesco più ad ascoltarla "Cosa gli faranno?" La mia voce è talmente tanto bassa che temo non mi abbia sentito, "A chi? Quel bastardo? Non ti preoccupare gli farò avere il massimo della pena, non rivedrà più la luce del sole". Sento un nodo alla gola mentre lei continua a parlare, non mi ha neanche chiesto come sto. Non mi ha chiesto assolutamente nulla, "Oggi avrai un intervista" dice in fine, "Non voglio farla" borbotto, "Cosa? Hai la più pallida idea di quanti soldi ci daranno semplicemente per farti raccontare cos'è successo?".

"Oh, bhe, allora dovrei dire che sono scappata da te perché volevi farmi sposare con un estraneo e N mi ha semplicemente aiutato?" Spalanca gli occhi, "Tu cosa?!" Mi alzo dalla sedia e le punto l'indice contro, "Sì, cazzo, sì! Sono scappata perché non ce la facevo più e adesso giuro che se non mi porti da lui dirò a tutti che razza di persona sei" si porta una mano al petto con fare teatrale, "Non ti permetterò più di scegliere al posto mio" i miei occhi sono lucidi, ma non verso neanche una lacrima. "Saresti disposta a scegliere lui, un estraneo, al posto di tua madre?" Scuoto la testa, "Lui non è un estraneo, io so perfettamente chi è, mentre ho l'impressione di non conoscere te".

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