Capitolo Quarantotto

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Stringo la mano di N mentre usciamo dalla stanza, vedo mia madre che impartisce ordini a due povere ragazze che cercano di sistemare tutto come meglio possono, nonostante oggi mi sarei dovuta sposare, molte cose non sono ancora pronte per accoglie...

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Stringo la mano di N mentre usciamo dalla stanza, vedo mia madre che impartisce ordini a due povere ragazze che cercano di sistemare tutto come meglio possono, nonostante oggi mi sarei dovuta sposare, molte cose non sono ancora pronte per accogliere gli innumerevoli parenti di Nick.

Stringo maggiormente la sua mano come se mi potesse infondere coraggio, "Va tutto bene Homeless, ci sono io al tuo fianco" mormora al mio orecchio e, per la prima volta in vita mia, sento di non dover affrontare tutto da sola.

"Mamma" pronuncio con voce ferma, lei si volta e il suo sorriso svanisce appena vede N "Cosa ci fa lui qui?" Dice a denti stretti "Non mi voglio sposare, voglio andarmene" mormoro con gli occhi lucidi "E dove vorresti andare Madeleine? Ti rendi conto che stai dicendo solo sciocchezze?".

"Può smetterla?" Chiede N, "Di fare cosa?" Fa una strana smorfia, "Di trattarla come se fosse un oggetto che le appartiene. È sua figlia, non merce di scambio e se le avesse parlato di più saprebbe che è una donna fantastica. Vuole davvero che lei passi tutta la vita con qualcuno che non ama? Io posso renderla felice, le chiedo solo di permettermelo..." cala il silenzio.

"L'amore è un sentimento che non dura, credi davvero che continuerai ad amarla quando il suo corpo cambierà a causa della gravidanza o il suo viso sarà segnato dalle rughe?" N annuisce, "Sempre".

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