Capitolo Trentasei

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Prima che possa fare qualsiasi cosa, come anche solo realizzare ciò che mi ha detto mi stringe maggiormente a se e chiude nuovamente gli occhi, prima di accorgermene anch'io cado in un sonno profondo svegliato dalle urla di N, mi alzo di scatto co...

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Prima che possa fare qualsiasi cosa, come anche solo realizzare ciò che mi ha detto mi stringe maggiormente a se e chiude nuovamente gli occhi, prima di accorgermene anch'io cado in un sonno profondo svegliato dalle urla di N, mi alzo di scatto correndo verso il bagno. La scena che mi si presenta davanti è a dir poco imbarazzante: lui è sotto la doccia, con la spalla destra spostata in una posizione innaturale; si trova al di fuori del suo asse. Ma, soprattutto, è nudo. "Ho la spalla lussata" mi riferisce, come se la situazione fosse del tutto normale "È grave?" Scuote la testa ma le sue urla, le sue lacrime e il suo torturarsi il labbro inferiore mi riferiscono altro "Aiutami a farla tornare al suo posto" spalanco gli occhi arrossendo "Cioè devo toccarti, in questo momento?".

"Homeless, non è il momento per fare la verginella perversa" spalanco gli occhi, "Dovresti finirla di dire cazzate" borbotto, "O ti lascio qui" sul suo volto compare un ghigno "Ci tieni troppo a me per lasciarmi qui sofferente" afferro il suo braccio e con un colpo netto lo faccio rientrare al suo posto, al che il ragazzo lancia un urlo poco virile "Cazzo! Fa malissimo" calde lacrime continuano a scorrere lungo il suo viso amalgamandosi con l'acqua della doccia, che ha finito con il bagnare anche me visto che vi sono entrata per aiutarlo.

Il mio sguardo è rivolto verso ogni cosa che non sia lui, ma perché devo sempre cacciarmi in situazioni tanto imbarazzanti e potenzialmente pericolose. Le sue mani afferrano saldamente il mio viso costringendomi a guardarlo in faccia prima di posizionare le sue labbra sulle mie, ogni mio muscolo si rilassa anche se vorrei reagire, spingerlo via. "Mi piaci davvero tanto" mormora "E me lo dici mentre piangi come un bambino?" Cerco di rimanere sulla difensiva, ma il mio sguardo, il mio corpo probabilmente parlano per me "Fa male!" Ripete prima che io esca dalla vasca e prenda il suo asciugamano per asciugarmi "Quello era mio! Ah, ti piace proprio vedermi nudo, eh?! Potremmo rimanere entrambi nudi, su un letto e sudati, sai?".

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