Non capisco il suo atteggiamento, cosa vuole da me?

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Non ho dormito per tutta la sera, dopo quell'incontro spiacevole, pensando a quella figura di merda fatta, non sono riuscito a chiudere occhio.

Guardo quel cellulare ogni secondo, per guardare neanch'io so cosa.
Qualche suo messaggio, una sua chiamata.
O forse speravo soltanto di vedere il suo nome comparire sulla mia home.

Quello stronzo si è pure registrato in rubrica..

"M-Mario."

Eh purtroppo, anche così, mi piace da matti.

Ho una faccia, che Voldemort  mi fa un baffo. Come posso andare a scuola in queste condizioni? Non ho voglia di vederlo, mi sento male.

Che sfiga.

Tutto a me capita poi.

Oh!

Ho scoperto di essere gay all'età di 14 anni, ero piccolo, innocente ed inesperto. Andavo in palestra con i miei amici, c'era un istruttore troppo Figo, ed io ne rimasi affascinato. Notavo che ero l'unico a fare certi apprezzamenti, e iniziai a chiudermi per la vergogna. Le docce diventarono un trauma per me, ogni volta che notavo dei ragazzi che si toccavano proprio lì, mi eccitavo senza rendermene conto. Era impossibile continuare così, non volevo essere giudicato oppure preso in giro. Non capivo questo mio cambiamento. Non capivo perché il mio corpo reagiva così. E così evitai di ritornare in quella palestra. Piano piano iniziai a cercare su internet, per capire se fosse una malattia, se stavo male, se avevo qualche problema. Ero spaventato. Ero terrorizzato dall'essere denigrato dagli altri. Notti a piangere ne ho passate tante. Per accettarmi, per pensare a come dirlo a mia madre. Ero distrutto per tutti i commenti che leggevo su internet. Non dovevo farlo sapere a nessuno. Non sarei stato accettato da nessuno. Sarei diventato lo zimbello di tutti.

Poi arrivato alle superiori, con l'età che avanzava, iniziai ad essere più sicuro, ad accettarmi per quello che ero. Ma la paura di essere giudicati, rimaneva sempre. Ancora mia madre non lo sa, non riesco a dirglielo, è più forte di me. Ma questo macigno sono riuscito a toglierlo solo con Paolo, lui sa tutto di me, come io di lui. E parlare con qualcuno, di quello che sentivo dentro, mi rese più leggero.

Adesso con la figuraccia successa ieri, non mi sento tranquillo, non sono riuscito a raccontare niente a Paolo, ieri sono scappato via, senza avvertirlo. E oggi non voglio proprio varcare quei cancelli.

Non sto scappando.
Sto prendendo tempo, per riflettere.

Lui mi piace, tanto. Ma sono consapevole che non potrò mai averlo, se non nei miei sogni. Lo vedo con una ragazzina diversa, ogni giorno. Non credo sia il suo tipo.
E non capisco cosa voglia da me adesso.

Vuole prendermi in giro?
Vuole torturarmi?
Vuole solo divertirsi ?

Sono sempre circondato da stronzi. È vero hanno un loro fascino, ma mai ho avuto una fissa così ossessiva per un etero.

Non capisco poi, perché le mie storie non durano più di 2 mesi. Sembra una maledizione, di qualche strega che mi osserva da chissà quale altro pianeta, o mondo astrale.
Non riesco ad arrivare mai al culmine di tutto. Arriviamo ai preliminari e poi toh patate, no quelle non mi piacciono. Comunque fatto sta che rimango sempre con gli occhi pieni e mani vuote, per non dire, a bocca asciutta.

Faccio così schifo? Non sono una cima forse, ma neanche un cesso.

Perché non posso avere anch'io una persona che mi ami seriamente, e non solo per aggiungere un nuovo numero alla sua lista?

Nel Nero dei tuoi OcchiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora