Senza Respiro

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Scendo quelle scale ad uno ad uno, la campana è suonata da un pezzo, ma non ho voglia di andare in classe.

Vado in bagno per sciacquarmi la faccia invasa dalle lacrime, e provo a ricacciare quelle che vogliono uscire.

Sono uno scemo, me lo meritavo quello sguardo, quelle parole, però cazzo fanno un male cane.

Ritorno al banco, sotto lo sguardo attento di Paolo.

"Ehi ehi qui abbiamo qualcuno con gli occhi gonfi"

"Paolo lasciami stare"

"Ti stai a fà le paranoie dei due mesi?"

Quei due mesi mi sa che sono al varco, Paolo.
Ho combinato un casino.
Sono sempre il solito.

"No Paolo non è per questo"

Cerco di chiudere il discorso, e per fortuna mi lascia in pace.

"Mmh sarà ma sei strano"

Già sono strano, ma strano forte. Mi caccio nei guai da solo, ma un colpo nelle parti basse non potevo darglielo?
No eh!
Sono rimasto fermo come un baccalà a guardarlo.

Madonna mia, mi prenderei a schiaffi da solo, giuro.

Sono incazzato con me stesso.

Lo amo così tanto, che vorrei urlarlo, adesso, qui davanti a tutti, per farmi sentire anche dalla classe accanto, la sua.

Mario è uno scontroso del cazzo, permaloso a livelli allucinanti.
Lo so bene
Lo conosco
E appunto per questo, adesso che devo fare?

Suona l'ultima ora, ed il mio cuore va in panico.

Corro
Corro fuori

Prima che vada via
Prima che mi lasci qui, da solo.

Prendo la mia cartella, e scappo da quella classe schifosa.

E mi blocco a metà strada, appena lo vedo poggiato sulla moto.

Aspettava me?
Mi stava aspettando?

Dimmi di si.

Corro verso di lui, e lo guardo mentre alza lo sguardo ed incastra i suoi occhi ai miei.

Non dice niente, ne un sorriso, ne una smorfia. Prende il casco, che ormai era il mio, e me lo porge semplicemente.

Ed io sorriso dentro e fuori.

Allora aspettava me, veramente!

Anche se non l'ha detto, era me, che stava aspettando.

Quanto posso amarlo, Dio mio, quanto lo amo.

Neanche libero le sue mani e mi catapulto da lui, abbracciandolo, stringendolo per non farlo andar via.

"Scusa, scusa, scusa, scusa"

Sembro una macchina inceppata, continuo a ripeterlo, ripetutamente. E lui sta fermo, immobile.

Nel Nero dei tuoi OcchiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora