Nel Nero dei tuoi Occhi

Sei Importante

Marco mi blocca il braccio, ma non posso rimanere fermo, devo andare ad inseguire Mario.

Ho seriamente paura, che avrebbe fatto una cazzata.

Non può farsi male a causa mia.

"Claudio, cazzo mi guardi"

Marco mi urla, ma non voglio ascoltarlo, la mia mente è concentrata su Mario in questo momento.

Che devo fare?

Lasciatemi andare da Mario, per favore.

Mi giro con occhi supplichevoli, verso quel ragazzo che voleva tranquillizzarmi, ma come posso calmarmi, se Mario adesso sta andando a combinare qualche cazzata, io come posso stare calmo?

Come posso andare in classe con questo pensiero fisso????

"Marco fammi andare da lui, come cazzo puoi stare così calmo ?" Gli rispondo alterato
Muovendo il mio braccio, per liberarmi dalla sua presa, che stringeva a sua volta ancora più forte.

"Claudio, lui sa cosa fare, non ti preoccupare, in mezzo a noi, e quello più forte, sia mentalmente che fisicamente."

E quindi?
Cosa significa.

Non andate ad aiutarlo perché è forte?

Sono in tre loro, in tre

"Si ma loro sono in vantaggio, rispetto a lui che è da solo"

"Li conosce, sa come parlargli, non è la prima volta che fanno i coglioni."

"Lì conosce?"

"Si, e stai tranquillo, ok? Mario non ama la violenza, la usa solo quando è al limite, devo ammettere che era da tanto che non lo vedevo così, ma ci sei di mezzo tu quindi potevo immaginarlo"

Adesso che centro io?

Non può fare a botte, per me.
Non voglio

"Si ma non volevo che andasse da loro, adesso lui potr-"

"Non gli succederà niente, fa arti marziali Claudio, non potrebbero neanche strappargli un capello, e loro lo sanno benissimo"

"Si però.."

"Niente però, Claudio sei importante per lui, vederti in queste condizioni, è stato un bel colpo da mandare giù, anzi si è trattenuto dal picchiare il muretto"

Mi sorride teneramente.

Io rimango fermo a "sei importante per lui"
E poi non sono riuscito a capire più niente.

Sono importante per Mario, seriamente?

Oddio il mio cuore sta saltando come un pazzo.

"Marco non possiamo andare da lui? ti prometto che stiamo lontani, dai ti prego, non voglio andare a lezione"

Sbuffa, rassegnato

"Claudio sei un rompi scatole lo sai? Andiamo, ma se mi dovesse rimproverare, mettici una buona parole, ok?

Sorrido a quelle parole.

Annuisco contento, e inizio a correre, per quanto riuscivo, verso la direzione di Mario.

Arrivo dietro la scuola, dove di solito parcheggiano i motorini, e vedo Mario fissare tre ragazzi che stavano scherzando.

E sono loro.

Stanno seduti e ridevano come deficienti.

Poi sento una frase e mi irrigidisco  di colpo

"Avete visto quella femminuccia come piangeva?"