Segreti Svelati

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Fissavo lei, la donna più importante della mia vita, mia madre. Lei che adesso mi fissa in silenzio, ed io mi sento spezzato da questa tensione.

Ero con Mario, stava andando tutto bene, ero felice, sereno, completamente innamorato di quel piccolo momento solo nostro.

E con uno schiocco di dita, come un secchio pieno d'acqua fredda, mi crolla tutto.

Non volevo che lo scoprisse così.
Non volevo che mi vedesse baciare un altro ragazzo in questo modo

Mamma, scusami
Non volevo mentirti

Mi dispiace
Mi dispiace
Mi dispiace

Volevo piangere
Si
Volevo piangere

L'ho delusa

L'ho delusa, lo so

Non era il momento giusto, l'ho ferita, papà ho ferito mamma, che faccio? Papà che faccio?

Stavo tremando.

Abbracciami
Guardami
Parlarmi

Mamma
Parlami

"M-mamma" un misero soffio mi esce, un piccolo suono quasi impercettibile.

Si gira verso Mario, guardando lui, sembrava che lo volesse studiare, scrutare nel profondo. E inclinando lievemente la testa. Finalmente parla. Sento la sua voce, ma non guardava me, non voleva parlare con me, ma con lui, con Mario. Ed io mi sentivo come se quel pavimento, stesse per crollarmi sotto i piedi.

"Sei un amico di mio figlio ?"

Io non riesco a parlare, guardo la scena come se fossi in un ampolla di vetro, vedo Mario alzarsi, guardarmi, ed io non riesco a dire niente, mantengo soltanto lo sguardo su di lui, per poi passarlo verso mia madre.

"Piacere, Mario. Sono un compagno di scuola di Claudio"

Fa uno sguardo sarcastico, intrecciando le braccia, e girando lo sguardo tra me e lui.

"Fammi capire, oggigiorno fra compagni di scuola, è solito baciarsi?"

Io mi sentii totalmente in imbarazzo, Mario rimase sorpreso, e io lo guardai scusandomi, per la situazione in cui si stava trovando.

"Mamma, per favore"

"Che c'è, stavo domandando al tuo amico, perché pochi minuti prima aveva la lingua dentro la tua bocca"

Disse con una freddezza allucinante.
Che mi gelò il sangue.

Dio
Che vergogna

"Mamma ti prego" 
Mi sentivo gli occhi pizzicare, stavo per morire in quel preciso istante, era mia madre, era la mia vita.

L'avevo delusa.

Lo sentivo

Non capivo più niente
Non riuscivo neanche a respirare

Guardavo Mario, volevo sprofondare in quelle braccia, avevo bisogno di un suo abbraccio.

"Forse dovrei..

Nel Nero dei tuoi OcchiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora