Verona in Love (1 Parte)

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"Cla ma devi andare al bagno?"

Ecco la tredicesima volta che me lo chiede...

"Noooooo"

"Allora perché cavolo ti muovi così?"

"Perché sono felice" e mi giro a guardarlo sorridendogli come un bambino euforico

Eh si lo sono, stiamo andando a Verona. Mario mi ha regalato questo viaggio, ed io adoro le sorprese, adoro quando mi coccolano così, specialmente se a farmele è la persona che amo, il mio Mario.

Sentiamo la voce compiuterizzata che ci invita ad allontanarci dalla linea gialla, ed io guardo quel treno che ad alta velocità lentamente si ferma davanti a me...

"Dai andiamo Cla" e lo seguo con lo zaino in spalla. Andiamo a sederci nei nostri posti ed inizio a fotografarlo, mentre posa lo zaino, quando guarda dal finestrino, immortalando TUTTO, tutto tutto.

"Eccolo che ricomincia" borbotta rassegnato

"È il nostro primo viaggio insieme, voglio avere dei ricordi con te"

Ed arrossisco, quando si gira a fissarmi in silenzio .

"Ciambellina, Stiamo andando da mia madre..."

"Uffa devi rovinare sempre tutto..."

E mi siedo a braccia conserte, guardando fuori dal finestrino.
Doveva rovinare sempre tutto, è pur sempre il nostro primo viaggio insieme.

"Cla?"  E mi richiama con quel tono di voce che mi fa impazzire, Dio mio, tappategli la bocca ....!!!!!!

"Lasciami in pace"  la modalità sostenuto mi riesce bene, devo dire.

Si sposta dal suo posto, al sedile affianco al mio, ma continuo a fare l'offeso e neanche mi giro a guardarlo. Si avvicina a me, ed in silenzio, mi bacia la guancia dolcemente, e nel momento in cui sento le sue labbra premere sulla mia guancia, sento il click di una fotografia scattata.

Mi giro di colpo e lo vedo sorridere mentre guardava lo schermo del suo iPhone.

"Guarda sei così buffo quando sei imbronciato"

"Cancellala"

"Ma non ci penso proprio"

"Mar-"

E senza lasciarmi finire di parlare, mi bacia sulla bocca, e sgrano gli occhi sorpreso dal suo gesto. E click, immortale anche quell'istante, quel bacio improvviso.

"Questa é bella"

E si gira col cellulare illuminato, mentre io continuo a guardarlo sconvolto.

"Mario siamo sul treno"

"E quindi?"

"Guarda quelle signore adesso ci guardando strano"

"E salutamele, siamo nel 2018 Cla, se voglio baciare il mio ragazzo lo faccio, punto"

E mi sento travolto da un brivido piacevole su tutto il corpo. Dice sempre quello che pensa, con una naturalezza che mi spiazza ogni volta. Si gira e mi bacia ancora, un altra volta, ma con la lingua, mi invade totalmente e vedendomi in imbarazzo, copre i nostri volti con il braccio.

"Ti amo" mi sussurra tra le labbra, prima di lasciare il contatto.

"Anch'io" e mi scompiglia i capelli, alzandosi dalla poltrona, per poi risedersi al suo posto.

"Perché ti sei spostato, non c'è nessuno accanto a me"

"Meglio stare distanti, sennò alle signore facciamo venire un infarto"

Nel Nero dei tuoi OcchiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora