Dispetti D'Amore

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Quella notte mi aveva spalmato la torta ovunque, si era divertito a mangiare la panna sopra il mio corpo, le sensazioni che ho sentito erano così incontrollate e meravigliose, che non riesco a descriverle ancora adesso. Sono stato così travolto dall'emozione provata ad averlo sotto di me, a sentirle il suo corpo provato dalle mie attenzioni, a vedere i suoi occhi bruciarmi l'anima totalmente. Mi abbandonai alla sua lingua, al suo corpo, completamente travolto da brividi e scosse in ogni centimetro del mio corpo. Ci siamo amati fino alle prime ore del giorno, abbiamo guardato l'alba abbracciati, coperti dalla coperta, sentivo il suo profumo sulla mia pelle, lo sentivo su ogni parte di me, e svegliarmi con lui accanto è sempre un momento così bello. Da quando abitiamo insieme, capita che in piena notte mi intrufolo in perfetto silenzio nella sua stanza, ormai mi sono abituato a dormire con lui, a sentire le sue braccia suo mio corpo, ad ascoltare il suo cuore prima di addormentarmi, e quando sono nella mia stanza, mi giro e rigiro senza trovare la giusta posizione . Mi rimprovera ogni volta, ma non mi caccia mai, alza un po' il sopracciglio e poi allarga le braccia, ed io appoggiato alla porta, mi mordo il labbro, guardandolo forse come un ebete perso, fino a saltargli sul letto. Non so come faccia, non capisco neanche come riesca a fidarmi così tanto di lui, mi stupisco ancora oggi a pensare a quanto Mario mi sia entrato così tanto sotto la pelle, lo amo fin troppo. Anche ieri notte l'ho fatto, la mia stanza sembrava così silenziosa che non riuscivo a starci. Che posso farci? Lo penso vicino a me, separato da un muro, e come posso non andarci? Così anche ieri sono andato da lui. Mi stringe a sé, mentre dorme, ed io lo guardo dormire dolcemente, con quelle sue labbra perfette che mi sfiorano le tempie. Mi sollevo leggermente il viso, e gli bacio il collo, e sentendolo reagire, continuo ancora. Sono Baci lenti, casti, dolci. Sorrido perché mugugna, ma non vuole svegliarsi. Mi sposto leggermente indietro, separandomi dal suo corpo, e di colpo vengo riportato sul suo petto. "Dove credi di andare?" la sua voce calda, assonnata, ma dannatamente sexy già al mattino, arriva improvvisa.. "A fare colazione, no?" Rispondo sollevando lievemente le spalle, facendo il finto tonto, versione innocente, sbattendo gli occhi da cucciolo indifeso. Mi fa una smorfia, mi conosceva fin troppo bene... ed io adoro prenderlo in giro, perché lui può farlo, ed io no?  Lo sento muoversi sotto le lenzuola, e sento le sue gambe avvicinarsi al mio corpo "Che vuoi?" Gli sussurro a fior di labbra, cercando di fare il sostenuto, ma lo sanno anche i muri, che con Mario cedo quasi subito...
Mi morde le labbra subito dopo, fino a baciandole lascivamente, e destabilizzato, soffio pesantemente. " dimmelo tu, è colpa tua" e dopo si avvicina ancora di più, lasciandomi a bocca aperta. "Non fare quella faccia, prenditi le tue responsabilità" vado per parlare e mi sovrasta baciandomi con foga, con quella dannata lingua che si ritrova, ad invadermi la bocca. Ansimo appena lo sento avvicinarsi, e sorride malizioso, quando sente la mia di eccitazione che sta prendendo forma. Scende la mano, e spostando leggermente i miei boxer, mi stuzzica, e chiudo gli occhi respirando pesantemente, appena sento le sue dita dentro di me, continua a baciarmi lento, snervante, in un modo che mi fa perdere la testa completamente. Poi con un movimento frenetico, sento un bruciore in tutto il corpo, e boccheggio ad occhi chiusi, quando entra dentro il mio corpo. Mi accarezza dolcemente il viso, mi bacia il naso, ed io mi avvicino verso le sue labbra baciandole desiderose, si muove lento, ed alzo la gamba, incastrandola dietro di lui, gli stringo quelle ciocche di capelli che vanno dappertutto, e mi mordo il labbro cercando di contenere gli ansimi. Mi prende le mani, e mi accompagna la schiena sul letto, mi sorride, ed io sono così accaldato da sentire le mie guance andare letteralmente a fuoco. Sono così a limite, che voglio esplodere completamente. Si avvicina al mio orecchio, e mi sussurra un ti amo dolcissimo. Stavo impazzando, allargo ancora di più le gambe, e Mario le afferra per alzarle, mi guarda per secondi immensi, rientrando con un affondo secco, facendomi gemere, e totalmente travolto da un orgasmo potente tremo mentre lui si riversa copiosamente dentro di me. Ci guardiamo in silenzio, e mi sento così completo con lui, così innamorato e felice, che una piccola lacrima solca involontaria il mio volto. La raccoglie in un bacio, e mi sorride con gli occhi. Scendiamo a fare colazione, con la mamma che fischiettando prepara i pancake, la salutiamo e lei ricambia il buongiorno.

Nel Nero dei tuoi OcchiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora