Mi fa stare bene

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Quelle due parole hanno avuto la capacità di stenderti, no non sto parlando di un "Ti amo" che bè già quando ha pronunciato "Ti amo anch'io Cla" , ero già pronto per essere sepolto, ma oggi quelle due parole dette con una sensualità allucinante e sapevamo di sesso, mi hanno destabilizzato particolarmente.

"Ti mangio"

Dio, perché non mi prendeva anche subito.
Perché siamo dovuti andare a scuola?
Non potevamo rimanere a casa, come quei due giorni insieme, che sono stati così belli ed intensi, in cui ci siamo confessati il nostro amore, e dolcemente abbiamo fatto l'amore?

Mario, perché mi stai torturando in queste tre ore.

Dimmelo, perché ?

E da quando mi ha lasciato come un pesce lesso davanti l'entrata, che penso e ripenso a lui, alla sua bocca, al suo pene. Dio si, lo penso. Lo voglio. Adesso che mi ha fatto pensare al sesso, lo voglio. E non dovrei perché siamo a scuola, ma lo voglio lo stesso, perché è del mio ragazzo che parliamo. E beh, parliamone cioè, mai visto una cosa così enorme.

Oh cazzo, ma di che sto parlando.
Beh Claudio stai parlando di un cazzo, bello grosso.

Zitto

Adesso parlo anche da solo, guardando un quaderno pieno di numeri.

Bene dai! Sempre meglio ...

Claudio non devi pensare a niente, per la tua sanità mentale.
Puoi farcela

Si come no.

Mammina mia, aiutami tu.

La professoressa parla di numeri, di formule, ed io non sto capendo un ..., ok meglio evitare quella parola, per il momento.

Siamo a scuola, madre santissima.

Che devo fare?

Guardo quelle lancette a ripetizione, eh cavolo sembrano sempre nello stesso punto.

Poi arriva la terza ora.
E inizio a sentirmi particolarmente spazientito.

Paolo mi guarda come un deficiente. Che ne sa lui? Che cosa ne sa? Io mi sentirò male, già lo so!!!

"Claudio che facciamo a ricreazione?"

Sapessi io che farò, amico mio.
Morirò, fra qualche minuto, il tuo amico ci lascerà  le penne.

" Paolo, sono impegnato"

Breve, coinciso?
Con Paolo?
Ah posso sognarlo.

"E con chi?"

Ovvio la domanda intrigante, non poteva non arrivare.

L'aspettavo, e ovviamente non la volevo.

"Con Mario"

Mi inizia a guardare con due occhi piccolissimi, con una smorfia che lascia intendere, quello che ovviamente Mario ha preannunciato di farmi. E io mi posso sotterrare, seduta stante.

"Oh oh qui ci diamo dentro allora"

Stai zitto ti prego.

Mi copro il viso per l'imbarazzo.

"Cla mi devi dire niente?"

Eh eh
Cosa devo dirti?
Siamo stai in casa, sabato e domenica a ..

Dio,che vergogna.

Scuoto la testa in negazione

Divento ancora più rosso, mordendomi il labbro ancora di più.

Nel Nero dei tuoi OcchiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora