Vivere un Sogno

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"Anch'io"

Quella parola riecheggia nella mia mente in un suono così soave, che non volevo smettesse di farmi battere il cuore.

Ridillo ti prego.
Non l'ho sognato vero?

Lui mi guarda
Io lo guardo 

E mentre tutto si alzano per esultare l'ulteriore goal della Lazio.
Noi rimaniamo seduti con i nostri guardi che si scrutano.

È uno sguardo diverso, rispetto a quelli che ero abituato a ricevere da lui.
È più intenso.
Più accecante

Quel nero luminoso lo percepivo sotto la mia pelle.

Non riuscì a parlare.

Era un cocktail energico

Voglio tuffarmi per baciarlo in quell'istante.
Gettandomi in quelle labbra così perfette, così carnose, pronte per essere mordicchiate senza tregua.

Lo voglio.
Ed i miei occhi cercano in tutti i modi di trasmettergli tutto il mio desiderio.

Sposto lo sguardo sulle labbra, deglutendo subito dopo e lui notandolo, mi punta ancora di più , si lecca il labbro inferiore, mordendolo alla fine.

Cazzo Mario.
Questa si chiama provocazione!!
Bella e buona.

Una muta richiesta, da accettare seduta stante.

Ma tu lo vuoi?
Cioè posso?
Non ti faccio schifo?

P-posso baciarti?
Mario non sai quanto lo voglio.
Cazzo

Sto impazzendo.
Questi secondo, bruciano di elettricità.

Dammi un segnale.
Dimmi qualcosa.

Già il tuo sguardo mi uccide, ma questo silenzio mi esaspera.

"Andiamo"

Rompe il silenzio.
E prendendomi la mano.

Andiamo verso l'uscita.

Mi tiene stretto, e io perdo così tanti
battiti, che forse un infarto questa volta mi sarebbe venuto seriamente

La mia mano tiene la sua, ed io sento quel tocco sulla mia pelle, dieci volte più infuocato, di mille pietre ardenti.

Quanto quel ragazzo mi fa bene, non posso neanche descriverlo. 

Lo volevo così tanto

Mi piace così tanto

Io dietro di lui ad osservare quelle grandi spalle che mi conducono fuori, in cerca di tranquillità.

Ho la testa totalmente annebbiata, non connetto più.

Questo suo cambiamento radicale, mi rende ansioso.

Ho paura di soffrire
Avevo paura che lo potesse fare per qualche scopo meschino.

E se fosse stato realmente così, non saprei proprio come rialzarmi dopo.

Ma se veramente gli importa di me, se veramente quel pizzico di piacere lo sente anche lui, se non è per scherzo, ma ha voglia di sentirmi

Io?
Io sarei il ragazzo più felice di questo pianeta.

Dio quanto starei al settimo cielo.

Questi miei monologhi interiori vengono troncati, quando mi sento bloccato verso il muro.
Siamo fuori, in un posto appartato dello stadio, non c'è nessuno, ed i cancelli dell'ingresso sono distanti rispetto alla nostra posizione.

Nel Nero dei tuoi OcchiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora