Ciao Ciao... Liceo

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"La smetti di fare su e giù?"  Mi chiede spazientito

"Non riesco a stare fermo mentre ripeto, Mario non rompere"

"Sei per caso in quei giorni?"

"Che giorni?" Lo guardo stranito

"Hai il ciclo ?"
E si prende un lieve pugno sullo stomaco, ovviamente sganciato dal sottoscritto!!!!

"Lo dico io che sei scemo"

"Continui a ripetermelo, ma sempre qui stai"

"Anche se sei scemo, ti amo è il mio destino avverso"

"Addirittura?!, povera piccola ciambellina, che per un triste destino ama lo scemo qui presente"

Quel tono lo conosco bene, si è pizzicato un pochetto.

"Mario?"

"Continua a ripetere, che devo uscire fra un po'"

"Dove vai?"

"Lo scemo non vuole dirtelo"

Boom

Stiamo nervosi per gli orali, capita che sbottiamo malamente tra di noi, però scemo sempre gliel'ho detto, no?

"Ehi..." mi blocco, guardandolo negli occhi

"Cla continua a ripetere, che il tempo passa"

"Ou, mi guardi!"

"Ti sto guardando"

"No, non lo stai facendo"

"Claudio, non farmi girare le palle, anche tu.."

Anche tu?

Poso i fogli che ho in mano, e mi avvicino a lui, seduto sulla sedia, col gomito piegato sulla scrivania. Vedo il suo sguardo abbassarsi di colpo, e con entrambe le mani, sollevo il suo viso per riuscire a guardare i suoi occhi.

"Non abbiamo promesso di dirci sempre tutto?" Ed annuisce lentamente, sospirando quasi sconfitto.

L'ho visto solo un altra volta con questo stato d'animo, quando il mio cuore si frantumò alle sue stesse parole. Non riesco a vederlo così, e non voglio che mi nasconda le cose.

"Non mi va di vederti così, dimmi che hai, per favore"

Scivolo con le mani verso le guance, fino al collo, per portarlo vicino a me, tirandolo dalla nuca. Cozzano insieme le nostre bocche, sfiorando, su e giù, le sue di labbra. Sospira dischiudendole leggermente, e senza aspettare accarezzo il suo buon sapore, stuzzicando la sua lingua, che pronta mi risponde. Apro gli occhi trovandomi invaso da una tempesta violenta.  Quegli occhi li conosco fin troppo bene, stanno celando qualcosa..

"Non dovresti continuare a ripetere" risponde col fiato corto, perso nei baci.

"Sei più importante, tu!"

Solleva il sopracciglio, quasi come se fosse stupito da quella mia frase, e dentro di me, sento un irrequietezza soffocante.

"Almeno per qualcuno lo sono"

Crack

E scende una piccola lacrima a rigargli la guancia, la prendo sulle mie dita, e lo bacio urgente, sentendomi perso e turbato a quelle parole

Nel Nero dei tuoi OcchiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora