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Avanged sevenfold-The stage
'There were days these child eyes
Would overlook the ugliness and fantasize
I found my heart for the first time and I awakened in me
I left myself to navigate, and oh I felt control
(It seems these sheep have quite an appetite)
Who is the crowd that peers through the cage,
As we perform here upon the stage?
As the boy became a man
In came a calm sophistication I can hardly understand
So lost in ego, didn't notice when the time had slipped away
(Yeah, everybody's got a sob story)
Jesus Christ, was born to die
Leave it to man to levitate his own to idolize
We're simply sociopaths with no communication baby
I see your angle but we differ from our points of view
(So tell me, what's your cross to bear?)
Who is the crowd that peers through the cage,
As we perform here upon the stage?
Tell me a lie in a beautiful way
I believe in answers just not today'
Guardate pure se vi va il videoclip di questo brano, potete trovarlo qui sopra.
A me fa sempre un certo effetto.
Dura 8 minuti e mezzo, ma credetemi ne vale la pena.
-
Io vi ho parlato della mia storia,
ma ho omesso un paio di cose.
Quando ero piccola mi chiamavano secchiona, perché avevo gli occhiali e mi piaceva un sacco leggere e studiare, avevo sempre i voti più alti a scuola, in tutte le materie.
Poi divenni sfigata nerd, perché stavo tutti i giorni davanti al pc a giocare a giochi come NoStale (chiunque di voi conosca questo gioco ha tutta la mia stima).
Verso la 3 media iniziai ad essere chiamata troia, perché stavo soltanto con ragazzi e perché giravano voci su di me poco raccomandabili, false per giunta.
Venni chiamata anche drogata, le mie professoresse raccomandavano ai genitori dei miei compagni di tenerli il più distante possibile da me.
Ricordo che alle medie non mi calcolava nessun ragazzo, se non il mio migliore amico, gelosissimo di chiunque mi si presentasse accanto.
Era un suo modo di proteggermi.
Lo ringrazio ancora per questo.
Mentre durante l'estate tra la terza media e la prima superiore ebbi qualche strano boom ormonale(?) perché un sacco di ragazzi iniziarono a corrermi dietro.
Il primo anno di superiori non me ne fregava nulla di nessuno, mi vestivo trasandata e stavo solo con maschi,
a un certo punto venni catalogata come lesbica.
Divenni anche emo quell'anno,
mi tinsi i capelli di nero,
non mi vestivo con nulla se non felpe, leggins e magliette nere.
Avevo gli occhi cerchiati di eye-liner,
incutevo timore, oltre che risate di scherno dagli altri ragazzi, ma non m'importava.
Mi piacevo.
Iniziai ad ascoltare il rock verso quel periodo,
i Nirvana furono la mia prima band
(e trovo anche siano stati un inizio abbastanza buono, c'è gente che inizia con i Tokyo Hotel)
poi arrivarono i Metallica, gli Ac-Dc, gli Avanged Sevenfold, i Linkin Park..
...ah se dovessi davvero scrivere tutte le bands che ascolto potrei arrivare a occupare pagine e pagine.
Adoravo la mia musica, adoravo il mio modo di vestire, adoravo un po' meno l'etichetta che mi avevano dato i miei compagni.
Emo depressa.
Ma ci serve davvero un'etichetta per catalogarci nel mondo?
Davvero qui qualcuno pensa che le persone siano da mettere in greggi come pecore?
Perché è così che si fa dando etichette alle persone, si generalizza il tutto.
Non si vedono i colori, le sfumature,
e ci si chiude nell'ignoranza.
Ma soprattutto si fa del male,
ve lo dico io, che sono stata etichettata da persone ignoranti per 9 anni della mia vita,
ah e continuerò ad esserlo
troveranno un altro gregge dove mettermi.
Io mi ribellerò,
non per cambiare qualcosa,
perché la mente di certe persone non si cambia,
ma per dimostrare il mio valore
Sono qui per distinguermi, distinguervi.
Non siamo animali o oggetti, siamo umani.
Non abbiamo bisogno di essere messi in greggi o in branchi, abbiamo bisogno di poter essere noi stessi
senza nessun timore del giudizio altrui.
#quotd Vi hanno mai etichettati? Se sì in che modo?
-phobos

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