How to: be Phobos .2

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Bullet for my valentine- Worthless
'Have you nothing to say? Can't you see what you're doing to me?
[...]
Look at me, is this what you want?
Look at me, am I what you need?'
-
dove eravamo arrivati(?)
..ah inizio 2015 giusto.
Il 9 gennaio 2015 persi mia nonna, la mia seconda madre,
e caddi nel baratro,
smisi di parlare con tutti,
mi rinchiusi in me stessa,
mia madre piangeva ogni sera
e io non l'aiutavo, me ne fottevo,
non ci riuscivo,
solo ora mi rendo conto di che persona di merda fossi,
e di che persona di merda magari sono ancora.
Iniziai a fumare,
la prima sigaretta la fumai a casa del mio migliore amico di allora,
il pezzo della mia adolescenza, si,
era tutto un gioco per me,
non me ne fregava di nulla,
ero incazzata con il mondo e giocavo a fare la ribelle,
ricordo che iniziai a sentirmi con un ragazzo,
una persona piuttosto superficiale,
non m'importava,
anche io di primo impatto posso risultare parecchio superficiale.
Il ragazzo in questione faceva shooting e lavorava per CK,
teneva più al suo aspetto fisico che alle persone,
ricordo che venne a trovarmi al mio paese,
ricordo che mi bacio con forza,
che mi morse il labbro così forte fino a farlo sanguinare,
ricordo anche che mi prese con forza e mi costrinse a toccarlo,
era il mio primo 'contatto fisico' vero,
a quell'età
..e ora ripensandoci,
mi ricorda tanto quello della mia infanzia,
a 8 anni.
Verso febbraio, feci una cosa che con la mia instabilità mentale non avrei mai dovuto fare,
iniziai a leggere un libro 'Noi i ragazzi dello zoo di Berlino-Christiane F.'
il libro in questione parlava di una storia vera di questa Christiane entrata nel giro della droga,
quel libro avrebbe dovuto spaventarmi,
o almeno mettermi in guardia,
ma invece no, ricordo che quel libro mi affascinó un sacco,
e penso che sia stato anche quello, che inconsciamente, mi avvicinó al mio brutto periodo.
Conobbi la mia lei verso Marzo circa,
non vi parlerò di lei,
e neppure di come è iniziata la nostra storia,
non vi parlerò delle promesse fatte,
vi parlerò semplicemente di quanto fosse importante,
perché potessi uscire da tutto quello schifo che mi circondava.
A Marzo successe anche un'altra cosa,
una cosa che mi portò a chiudere definitivamente i rapporti con la persona con cui avrei condiviso tutto,
se solo avessi potuto.
Ricordo, o meglio non ricordo quasi nulla di quel giorno, ricordo che lui era a casa e stava piangendo, aveva iniziato a bere, io preoccupata lo raggiunsi,
iniziai a bere anche io,
sempre quasi fosse un gioco..
quasi.
Il giorno dopo mi fecero vedere un video,
di me ubriaca, con quattro ragazzi che mi stavano toccando,
mi venne un conato di vomito,
e no, non si trattava dell'alcool del giorno prima.
A metà Marzo conobbi un ragazzo,
questo ragazzo che in fondo era una bravissima persona, ma non frequentava ottime compagnie.
Ricordo che iniziai ad uscire con lui verso inizio Maggio,
con lui mi fumai la mia prima canna,
ricordo di avergli detto di averne già fumate in passato, non volevo sentirmi piccola e incapace.
Ricordo ancora benissimo il trip avuto,
mi sembrava di essere in un sogno,
vedevo le mie gambe camminare,
e la mia testa pensava,
andava a se.
Mi gasai un sacco, e decisi di voler entrare in compagnia con loro,
non facevano molto,
stavano i pomeriggi a casa,
in bagno a fumare e a fare chiusotti,
andavamo a ballare,
certe volte qualcuno prendeva qualcosa in discoteca,
ma ci faceva due risate su.
Sentivo di non fare parte di quel mondo,
non ero una ragazza del genere,
odiavo le discoteche e odiavo stare in compagnia,
ricordo che ogni volta che fumavamo tutti insieme in bagno,
mi mettevo le cuffie per non ascoltare tutto e tutti,
mettevo i Metallica o i Pink Floyd e stavo lì, nel mio mondo,
nella mia felicità incompleta,
dietro la mia maschera.
Lei divenne così importante per me perché divenne una delle poche cose che da adolescente ribelle e incazzata con il mondo qual'ero non odiassi,
era la mia dipendenza,
la mia felicità, pura e semplice,
era la mia realtà, la mia fuga.
Sorridevo a ogni suo messaggio, a ogni sua promessa,
ricordo le chiamate fatte su skype che duravano ore,
passavamo da un discorso all'altro, così senza un filo logico.
Ricordo che il 10 Maggio lei venne a Milano,
rimanemmo li in stazione centrale,
quel giorno lei mi bació, e io la respinsi,
ero ancora troppo piccola per varcare i limiti della eterosessualità.
Ricordo che mi disse un sacco di cose cattive,
che io per lei non ero nessuno, che ero una stronza, che pensava io fossi diversa.
Ricordo che dopo quell'episodio,
caddi di nuovo,
iniziai con l'autolesionismo,
ero persa senza di lei,
ogni taglio era una sua promessa non mantenuta,
era un desiderio di una me diversa.
L'autolesionismo divenne il mio rifugio.
Smisi di leggere, ripresi ad uscire con cattive compagnie,
ripresi a fumare,
andai in ospedale un sacco di volte,
ma non m'importava.
Io volevo lei,
la rivolevo indietro.
Tornó versò settembre,
scusandosi, dicendo di essersi resa conto di che persona di merda fosse stata.
Da lì in poi mi ripromisi che non l'avrei più lasciata andare.
A Settembre mi fidanzai con un ragazzo,
una persona meravigliosa tralaltro,
qualche volta ci scriviamo ancora,
non provo odio ne rancore nei suoi confronti,
lo ringrazio semplicemente per tutto quello che ha fatto.
E con la mia lei persi i contatti.
Ricordo il 17 Dicembre del 2015, giorno del mio compleanno.
Io e lei non ci sentivamo da Ottobre quasi.
La trovai fuori dalla mia scuola.
A quel ricordo ancora sorrido.
Fu il giorno più bello della mia vita.
-
mi fermo qui,
nel prossimo capitolo si spera di riuscire a finire il tutto.
Beh, si, il 2015 è stato l'anno più movimentato di tutta la mia vita penso.
Spero che la mia storia non vi annoi troppo.
-phobos

deesturbia Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora