Danti-Kill Bill
'E il nostro è stato un magnifico film,
serve un finale spettacolare.
Ci siam voluti troppo bene per non farci male.'Oggi è il 21 Febbraio,
oltre a essere il compleanno di Alan Rickman è anche quello di mia madre.
Quindi auguri ad entrambi.Sono stata dalla psichiatra,
per la cosa a cui vi avevo accennato ieri.
Abbiamo parlato del mio autolesionismo, guardando le mie braccia
'Ti sei tagliata tanto'
mi è venuto da ridere,
se quello che ha visto è tanto,
si sarebbe veramente terrorizzata guardando le mie braccia 3 anni fa.Ho pianto un sacco oggi,
ho pianto come non facevo da tempo,
senza un preciso motivo.
'Ho deluso tutti'
Quando mi taglio,
e anche dopo.
Non penso a me.
Penso alla gente cosa potrebbe pensare.
Non mi dispiace per essermi fatta del male, ma mi dispiace che questo farmi delle male possa fare del male ad altre persone.
'Devi imparare ad amare te stessa'
Non ce la faccio.
È colpa mia.
Se io sono sola,
se non ho nessuno accanto,
se non va bene nulla.
Si tratta di colpa mia.
'Sei egocentrica in un controsenso,
ti addossi tutte le colpe ma non i meriti'
Non so perché effettivamente io ne stia parlando così.
Giuro che non si tratta di vittimismo il mio, sono semplicemente i miei pensieri, per quanto da vittima possano essere.
Non mi sono mai tagliata per suicidarmi,
ho pensato al suicidio, spesso.
Ma se dovessi uccidermi non avrei intenzione di farlo con una lametta.
Credo sia un modo per punire me stessa, per dire 'È colpa tua'
Ma non voglio morire,
davvero.
Sono stanca di questa monotonia,
ma non ho intenzione di metterla a fine con una lametta.'L'autolesionismo è come con il fumo, potrai dire di essere uscita dalla dipendenza ma appena c'é l'occasione la prendi al volo'
Io dopo essermi tagliata mi sento meglio, come svuotata è riempita al tempo stesso.
Ricordo la prima volta che lo feci,
non fu nulla di serio.
Non l'ho mai preso come nulla di serio.
Ho sempre minimizzato la cosa,
anche perché spesso i tagli non sono tanto profondi da colpire vene o simili.
E continuo a farlo,
sbaglio.
Ma non importa.Ricordo che era l'estate del 2015,
prima degli esami.
Era sera tardi,
verso le 3/4 del mattino circa.
Ero in salotto,
c'era una canzone alla tv
Meg and Dia-Monster
presi il rasoio di mio padre,
e iniziai a passarmelo ripetutamente, quasi ossessivamente, in modo orizzontale sul braccio destro.
Non ricordo bene del perché lo feci
ero curiosa
volevo provare.
Non stavo bene effettivamente.
In quel momento Marty era ancora presente accanto a me,
fu la sola a sapere di questo mio 'esperimento'
come lei poco tempo prima mi aveva parlato del suo.
Chi l'avrebbe mai detto che io sarei diventata autolesionista e lei bucomane?
Quella volta la cosa non fu nulla di così esaltante.
La prima volta che lo feci 'sul serio'
fu dopo il distaccamento di Marty.
Mi faceva sentire meglio.
Non ho idea di come e perché
era semplicemente così.E la cosa non cambia,
mi sono sfogata,
alla fine dei giochi
senza fare del male a nessuno,
se non a me stessa.Una cosa che manca,
è il dolore fisico.
Io non mi sono mai tagliata per provare dolore fisico.
Al momento del gesto non sono cosciente del dolore fisico,
sento come un qualcosa che devo buttare fuori.
Ecco cosa dico quando parlo di 'demoni'
non si tratta di me,
si tratta di una cosa che devo buttare fuori.Quello che posso chiedere a tutti voi,
non fate la mia stessa fine.
Non fate si che una lametta diventi il vostro rifugio, siate più forti.
So che siete in grado di esserlo.
Credo in voi,
mi fido di voi ciecamente.#quotd Chiunque di voi abbia voglia di condividere la propria esperienza autolesiva/suicidaria lo faccia, qua sotto o scrivendomi un messaggio.
Siete sempre i benvenuti, lo sapete benissimo.
-phobos