Question(s) and Time(s)

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Ansel Egort-Supernova

Ieri sono stata da una mia amica a fare ripetizioni di matematica,
quella ragazza é un sacco simpatica,
ho conosciuto anche suo fratello.
Ci siamo messi ad ascoltare insieme Jovanotti e mi ha fatto tirare su una sigaretta.

Va al Politecnico,
università che ho avuto il 'piacere' di visitare lo scorso anno,
dico piacere in questo modo perché ricordo che durante un comizio per una facoltà, mi stavo addormentando, lol.

Domani sono a Venaria,
vicino a Torino.
Volendo dovrebbe passare a farmi un saluto Luca, in modo che possa portare una cosa che ho fatto per Marts.

Ho proposto a mia madre di restare da Luca, da mercoledì fino a giovedì.
La sua risposta è stata ovviamente di no.
Ma si è proposta di accompagnarmi a Torino il 26 Aprile,
quando me l'ha detto stavo per piangere sul bus, lo giuro.

Non so bene cosa succeda quando si tratta di Marts.
Lei viene prima di tutto.
Ci sarà sempre lei prima di tutto.
L'idea di vederla mi fa esplodere lo stomaco.

Ho anche un po' paura di vederla in quelle condizioni..
Sono egoista, vero.

La paura quella di vedere in faccia la realtà,
non so se potete capire.
Capita a tutti, credo.
Non voglio vedere il mio posto felice rovinato, soprattutto quando non ho potuto salvarlo.

Ci penserò.

Oggi mi sono sentita particolarmente bene con me stessa.
Ero bella,
veramente bella.
Mi piacevo.

Questa sera ho anche avuto un concerto, ma ne parlerò qualche riga più in là.

Sono stata bene.
Nessuna interrogazione,
nessuna materia particolarmente pesante.
Nonostante la giornata per me oggi sia stata interminabile.

Sono andata a prendere Greta a scuola
'Oggi ci sei?'
'Non lo so, al massimo mi trovi fuori come ieri'
Durante l'andata ho fatto una corsa e degli sbattimenti allucinanti per cercare di arrivare in tempo.

In compenso però mi sono presa dei fischi e dei commenti decenti,
da ragazzi, anche loro decenti, del Feltrinelli, scuola accanto a quella di Greta, usciti poco prima.

La mia autostima è salita a picco.

Problema?
Io non sapevo mi sarei trovata anche Emanuele oggi,
nel senso, l'ho saputo quando mancava qualche metro alla scuola di Greta.

Fino a pochi giorni fa l'idea di Ema mi faceva venire la tachicardia.
Ho avuto un attacco di panico a riguardo 2 giorni fa, sembra ridicolo, ma semplicemente vedendo il suo nome apparire sullo schermo del mio telefono.
Ho iniziato a piangere e faticavo a respirare.

La cosa mi terrorizza,
ho sempre avuto tutto sotto controllo.

Ieri ero davanti alla scuola di Greta e sentivo il cuore esplodermi nel petto.

Oggi ho fatto il possibile per non guardarlo in faccia, e non guardarlo neppure.
La mia reazione incontrollata e non ragionata sarebbe potuta essere quella di sputargli in un occhio o abbracciarlo e piangere.
No, non c'è una via di mezzo.

'Non tiratemi in mezzo,
non voglio avere ansie e simili'
Penso di avere più ansia io, al momento, che tutte le persone del mondo messe assieme.

Ho provato a trovare un accordo in modo civile,
ma non c'è verso.
È inutile
'Non ti si cambia neppure volendo farlo geneticamente'
appunto,
vediamo se sarà il tempo, o i calci in culo che prenderai (non da me, assolutamente) a farti cambiare.

Si possono avere molte domande in testa, ma non sempre si può avere una risposta.

Ecco, questa è la mia situazione.
Ho un sacco di dubbi, e di paranoie alle quali, pur tentando non riesco a dare spiegazione.
Come non riesco a dare spiegazione a molti miei comportamenti, ma anche a quelli della gente.

Oggi ho scritto una lettera dedicata a Greta,
più che altro le ho scritto una pagina del quaderno che mi ha regalato.

'Non mi ricordo, c'era una canzone se non mi sbaglio il quale titolo era Erotica Apparenza,
tu sei tutto fuorché apparenza.
Resta così come sei,
un bel corpo stanca, una bella mente no'

Quando oggi Greta al mio
'A venire qua mi hanno fischiato un paio di tipi del Feltri, che ridere'
mi ha risposto con un
'..e non devo essere gelosa'
È esattamente così,
che cazzo sanno loro di cosa ho in testa?
Il mio corpo non rimarrà così per sempre.
Hanno fischiato a un mio fagotto,
mica a quello che ci sta dentro.
È quello che sta dentro di te che ti rende meglio degli altri,
sei fottutamente bella,
e non solo quando sorridi,
sia fuori che dentro.

La cantante della band dove suono mi ha confessato di leggere il mio wattpad
'Mi sono ritrovata in ciò che scrivi,
è bellissimo perché tu parli di te,
ma non solo di te'
Ultimamente il mio metodo di scrittura è totalmente cambiato,
come è cambiato lo scopo di questo diario.
Ma non importa, spero possiate apprezzare comunque.

Ultimamente state spuntando voi lettori come funghi,
iniziando a stellinarmi il prologo,
da dove tutto è iniziato.
Sempre più fiera di me, e di voi.

Questa sera ho avuto il concerto,
e onestamente,
non penso di essermi mai divertita tanto in vita mia.

Non penso di essermi trovata così tanto bene con la gente con cui realizzo questo progetto,
ci siamo messi a giocare a biliardino,
così, giusto per ammazzare l'ansia,
e abbiamo suonato.
Mi sono divertita tantissimo,
e sono fierissima di noi.
Noi siamo i transpose
e non siamo né trans, né poser.

Ho scoperto che essere ragazza-massa,
fa un sacco comodo.
Molta più gente mi caga,
e il mio tirarmela fa sempre più che la gente mi corra a dietro.

La cosa mi diverte,
ma mi spaventa al tempo stesso.

Se la cosa fosse così ridicola da diventare reale?
E se la ragazza-massa non diventasse solo un mio modo di fare,
ma anche di essere?

Altra ennesima domanda che mi faccio,
alla quale è impossibile rispondere.
Sarà il tempo a decidere.

Il tempo fa andare avanti anche tante cose.
'Non sono io a voler crescere, assolutamente.
Ma il mondo va avanti, e io con lui'
questo ho scritto a un mio lettore, ieri sera.

Ci saranno tante volte,
tante occasioni,
tanta merda da ingoiare,
tante persone che vanno e tornano.

Che ne sarà di me in futuro?
Non importa quante volte ti porrai questa domanda,
sarà il tempo a decidere per te.
Non tu.
Tu potrai cambiare il tuo futuro solo vivendo nel presente.
-phobos

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