Three Days Grace-Painkiller
Cara Gaiuz,
sono passati anni da quando non scrivevo una lettera alla 'vecchia me'
credo di aver smesso a agosto dell'anno scorso, circa.
Sono qui per ricordarti, e forse anche ricordarmi, che non è mai tutto così brutto come ce lo si immagina.
Che ciò che non ti uccide rende più forte.
Sono morta così tante volte, Gaiuz è morta con me, rinchiusa in un passato nel quale non ho più voglia di entrare.
Durante questi anni, in tua assenza ho saputo fare tante cose, le quali prima non mi sarei neppure azzardata a fare.
Sono riuscita a provare sentimenti, sono stata terrorizzata da essi.
Ho sofferto,
le mie cicatrici non sono più state sulle braccia, ma sul cuore.
Ho capito di non essere solo un corpo, un oggetto.
Ho capito che la mia mente è un qualcosa di estremamente meraviglioso.
Ho capito di non aver più nulla da nascondere, di non dover dimostrare niente a nessuno.
Non sempre la corazza dev'essere eretta verso gli altri, non sempre c'è bisogno di una maschera.
Non ho bisogno di fumare una sigaretta, o una canna, per sentirmi forte e meno diversa agli occhi degli altri.
La diversità è ormai un mio punto di forza.
Un nostro punto di forza.
Non ho più bisogno di catalogarmi in un gruppo, per sentirmi accettata.
Ho imparato a accettarmi.
A salvarmi.
E a salvare molta altra gente, debole come me in precedenza.
Ho rivisto molte Gaiuz nelle persone che ho tentato di aiutare, e ho aiutato.
Persone disadattate, isolate, terrorizzate, con una gran voglia di sentirsi parte di un qualcosa.
Di un gruppo, di una storia d'amore, di una grande famiglia.
Ricordo quando casa era lo sbanfo del bagno di casa del mio migliore amico.
Poi divenne una finestra sul pc.
Con il tempo ebbi molte percezioni di casa, e di sentirmi in essa.
Non ho intenzione di dimenticarti,
e non lo farò mai.
Il tempo potrà insegnarci che io drammatizzare all'età di 13 anni è esagerato
(come lo è all'età di 16 eh)
e dobbiamo tenerci pronte a tutto lo schifo che potrà raggiungerci.
Perché sono abbastanza forte,
anche grazie a te.Cara Gaia,
preferisco chiamarti così perché ora come ora non ho idea del quale sarà la tua maschera in futuro.
Ripongo in te tutte le mie speranze.
Spero che tu possa ricordare il tutto come una cosa estremamente leggera, ma piena di valore.
Magari un giorno ci rideremo su, insieme.
E tutto quello che sto passando sembrerà un'idiozia.
Non si può trattare di un'idiozia, se tutto quello che ho passato ha fatto di me una persona,
quello che sto passando farà di me un'altra.
Spero tu non possa dimenticare tutto quello che abbiamo passato.
Tutte le volte che la mia anima si è squarciata, spesso, onestamente.
Tutte le volte che volevo mollare,
ma per te non l'ho fatto.
Voglio vedere cosa mi riserva il futuro,
cosa succede andando avanti.
Spero che ne valga la pena,
spero che tu Gaia, valga la pena.
Sei qualcosa di estremamente ignoto.
Del quale io sono estremamente curiosa.
Spero tu possa essere felice in un futuro.
Con una persona accanto che a te ci tenga veramente, che magari salvò tutte noi, tempo fa.
Magari no.
Confido in te.-phobos