Friendship. ☽

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Il telefono iniziò a vibrare. Premetti sul verde.

"Ehiii" era Greta, la solita ragazza che chiama solo ed esclusivamente per chiederti di uscirci assieme perché la sua adrenalina non si placa mai. Sarà forse per il suo particolare carattere che è una delle persone a cui tengo di più. È una persona particolarmente bipolare: decisa ma timida, quieta e iperattiva, dolce e stronza. La sua visione dualista della vita la rende umana e piena di saggezza. È la ragazza con cui ho condiviso tutto ció che fino all'adolescenza si puó vivere, gioia mista al dolore, mista al litigio, mista alle esperienze e mista all'amicizia, quella vera, il valore fondamentale che sostiene il nostro grande legame.
"Buoooonasera" mi fa morire dal ridere.

"Dimmi tutto" risento l'eco della mia voce all'altro capo del telefono, quello di Greta.

"Allora, ti va di andare a farci un giro? Non so, ci prendiamo qualcosa di caldo? Ho delle news da riferiti"

"Ah, quindi è un uscita gossip, molto intrigante. Bello. Mi stuzzica. A che ora ci vediamo e dove?" Chiesi.

"Mh, centro alle 4?" Domanda.

"Meglio 4:30, devo finire di fare delle cose qui" Risposi, masticando un biscotto.

"No problem. A dopo bæ!"

"A tra poco!" Riattacco.

Poco dopo ricevo un messaggio, sempre da lei.

Gre bæ:
Ps. Ti ho sentito che mangiavi i biscotti. Di questo passo diventerai un cinghiale!!!

Dopo una risatina, le rispondo subito:
Æ:
Hai ragione, però l'insalata non mi trasmette molto appetito.

Butto il cellulare sul letto e finisco di fare i compiti che stavo facendo per le vacanze. Mi infilo la prima cosa decente che trovo nell'armadio e mi avvio verso il centro con mia mamma.

Apro la portiera e la saluto, dicendole che la terrò informata sul quando venirmi a riprendere.

Quando incontro lo sguardo complice di Greta iniziamo a ridere e a correrci incontro. La stringo in un abbraccio.

"Bene bene, cosa abbiamo oggi da raccontare?" La incalzo ad iniziare il discorso che mi aveva preannunciato al telefono.

"Allora, innanzi tutto, volevo dirti che il feeling tra me ed Edoardo è aumentato a dismisura"

Un po' me lo aspettavo.
"Ma vaaa? Cosa è successo sta volta?"

"Eravamo in pullman" -Inizia a raccontare- "e mi fissava parecchio, ma lo giuro! E poi ci siamo parlati!!!" Sorride tutta soddisfatta del suo piccolo traguardo amoroso.

Non faccio a meno di ridere.
"Deve essere stato proprio paradisiaco parlare con lui!" la prendo in giro ridendo ancora più forte di prima.

"Non giudicarmi!!" -ride anche lei-
"Sono sempre e comunque passi avanti, e si sa, che quando Greta vuole qualcosa, la ottiene e basta"

Ha un aria da sassy queen che la rende divertente, quasi comica.

"Poi ho scoperto che Miranda si è lasciata con quel Fabio, non mi ricordo se si chiama cosí..."
Intervengo
"Sí, Fabio"

"Bene, ció mi dimostra che non ho la memoria così corta!! Anyway, ho scoperto che tipo lei ha saputo del tradimento con Caterina e ci è rimasta di merda" Che rivelazione!

"Ah bhe, immagino, non me lo sarei aspettato, era un cosí good boy"

Annuisce al mio pensiero.

Passando per il centro ci fermiamo a commentare ogni vetrina e a quanto fossimo povere di soldi in quel momento per poterci permette le borse di Gucci da duemila e passa euro, per smerdarle nella conclusione del fatto che è meglio essere poveri.

Mi sento davvero libera di dire quello che mi passa per la testa, quando sono con Greta.

Ci fermiamo nella nostra tradizionale caffetteria «Vittorio Veneto» prendendoci il medesimo the nero e cioccolata con panna.

Inizio a sorseggiare il mio the.
"Alla fine per l'anno all'estero?"
Mi domanda Greta.
Cazzo. Non le ho più detto quando sarei partita, e che mi avevano sistemato a Vancouver, purtroppo si poteva selezionare solo il paese, e scelsi appunto il Canada. Questo lei lo sapeva

"Ora prima che tu dica qualsiasi altra cosa, voglio che tu sappia che lo so da poco, me ne sono proprio dimenticata"

"Spara" mi incita Greta tutta elettrizzata.

"Mi hanno sistemato a Vancouver. Partiró a metà settembre."

"Cosa?!?!" esulta. Si alza in piedi e si mette a fare un ballo alquanto strano che mi fa troppo ridere.
Dove l'ha imparato?

"La mia amica andrà a Vancouver signori! Ammirate, gentaglia! Sono così orgogliosa di lei!"
Mi sarei decisamente aspettata un rimprovero per il fatto di averglielo detto così tardi, ma sono contenta che a primo impatto l'abbia presa bene.

Ci gustiamo i nostri ordini e nel frattempo mi arriva un messaggio da mia mamma:

Mum:
Ehi tesoro, ho avuto un contrattempo. Vieni tu a casa, prendi il pullman con Greta e se vuole puó rimanere da noi! Torna quando vuoi, ma prima delle 8 ti voglio a casa! Ciao.

Le rispondo
Æ:
okay, sarò puntuale. A dopo!

Lo dico subito alla mia amica:
"Gre mia mamma mi ha detto che puoi rimanere da me a dormire se vuoi"

"Figo! Ci sta, ritorniamo in pullman?"

"Yes." Faccio cenno di sì con il capo.

Dopo un altro giro per il centro di Torino, ci sediamo alla fermata per aspettare il pullman.
Quando saliamo, stranamente non troviamo nessuno. Pertanto, iniziamo a fare le coglione. Ridiamo a crepapelle come due ubriache, prendiamo posto su tutti i sedili e cantiamo a squarciagola.
Dopo questo momento di sclero sia per il Canada che per Edoardo,
Ci sediamo civilmente su due posti. Visto l'imbarazzante silenzio e la noia che stava prendendo il sopravvento sulle nostre menti stravaganti, abbiamo avuto l'idea
di cercare i numeri delle celebrità e provare a chiamarli, fallendo miseramente poiché spesso numeri inesistenti.
Io stavo cercando di chiamare Avril Lavigne, mentre Greta stava tentando di telefonare a Cameron Dallas.

"Uffa però!" Risi.

"Provo a cercare il numero di Sabrina Carpenter" mi disse ad un certo punto Gre, con aria di rassegna per il numero di Cameron.

"Ma se provassi a cambiare prefisso?" Le chiesi.

"Boh, prova" e provai.

Il telefono sembrava apparentemente squillare ma poi si rivelò inesistente.

"Ancora niente?" Mi chiese Greta.

"No." pensai a cosa dire, "sai quasi quasi compongo un numero a caso sempre con prefisso canadese, magari è più attendibile, vediamo chi salta fuori" risi.
Iniziai a comporre un numero totalmente a caso.
+1 853 9...
Il telefono squillava, volevo follemente una risposta, ero troppo curiosa di sapere chi c'era all'altro capo del telefono, totalmente dall'altra parte del mondo.

Squillava, 3,4,5 volte...l'ansia saliva.
Fino a quando ho sentito che non squillava più. E lì, capii che ero entrata in contatto con qualcuno. Qualcuno che non conoscevo.











Hii gente,
hope you like it
so che probabilmente
questo capitolo sarà
noioso, ma solo perché
è quello introduttivo,
la storia si farà a
mano a mano, più
interessante.
Love u

𝘐 𝘢𝘤𝘤𝘪𝘥𝘦𝘯𝘵𝘢𝘭𝘭𝘺 𝘮𝘦𝘵 𝘺𝘰𝘶 ☾𝘍𝘪𝘯𝘯 𝘞𝘰𝘭𝘧𝘩𝘢𝘳𝘥 ☽Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora