【canzone per il capitolo ↑
Ease, Troye Sivan 】✧
"Aurora svegliati"
Queste sono le uniche parole che riesco a sentire. Mi riecheggiano nelle orecchie come lettere all'apparenza confuse. Con gli occhi socchiusi intravedo la luce, bianca, pura. Li apro completamente e riprendo coscienza. Sono ancora in aereo, l'aereo che mi porterà fuori dai problemi, dalle complicazioni, con la persona che fin ora si è dimostrata come la più speciale fra tutte.
"Eh?" è tutto quello che riesco a dire. Evidentemente sono ancora stordita, ma devo essere onesta, davvero non capisco cosa sta succedendo.
"Un hostess ha detto che stiamo per iniziare l'atterraggio." Finn mi guarda stranito, ma in effetti anche io mi sento così.
"Ma non potevi svegliarmi quando eravamo direttamente a terra?!" sbuffo seccata in una smorfia, come quelle che facevo da bambina con il broncio solo per ricevere attenzioni. In quel periodo era appena nato mio fratello, e quindi io mi sentivo messa da parte. Allora non capivo che tenere un bambino era un progetto impegnativo, che richiedeva tempo e devozione. Comunque mi feci passare questo malumore pensando che anche io quando ero appena nata mi prestavano tutta l'attenzione del mondo. In fondo, fa parte della crescita.
Quindi, mi intento a fare quel broncio che i miei tanto odiavano. Direi anche di aver fallito nel mio intento, perché con la complicità degli sguardi di Finn non sono riuscita a trattenermi, scoppiando in una risata.
Anche lui si mette a ridere. Mi piace vederlo sorridere.
"Sei proprio una rompipalle"
"Sei te che mi hai rapito per portarmi a Toronto" Sto al gioco, controbattendo.
"Come se fosse una cosa da tutti giorni insomma"
Finn ha colpito in pieno.
Stai zitta coscienza. Stai z-i-t-t-a.
Ma...
Ho detto stai zitta.L'hostess enuncia l'atterraggio e poco dopo l'aereo curva, sento la pelle d'oca, i brividi, il vuoto allo stomaco. Istintivamente prendo la mano di Finn e la stringo, come alla partenza. Dopo alcuni minuti finalmente riesco a percepire le ruote toccare terra. È una sensazione così strana.
Da un passeggero in fondo che inizia ad applaudire, inizia una catena di persone che applaudono: prima due, poi tre, poi me, Finn...e così via. Finché tutti ringraziamo il comandante del volo ben eseguito. Mi sono sempre immaginata quale sensazione si prova ad essere talmente soddisfatti del proprio lavoro. Cioè, immaginatevi questo comandante, che ogni giorno attraversa un paese, un oceano, un continente. è sempre costantemente tra le nuvole, letteralmente, ma i racconti di mia madre indicavano il contrario. Molto probabilmente hanno anche la testa fra quel soffice zucchero filato. Mi sporgo verso Finn per guardare dal finestrino. Si intravedono i primi grattacieli. Di istinto mi si disegna un sorriso in volto, naturale.
"Rapita, eh?" Mi ha chiuso. non dico nulla, semplicemente accetto la sconfitta del litigio con una risata, molto compiaciuta anche da lui stesso.
Scendiamo dall'aereo e ispiro già un'aria nuova. Alla fine, non è che ci sia tutta questa grande differenza, ma è come se ogni città avesse la propria fragranza. Che sia elegante, dolce, pulita...anche se l'aria è sempre aria, chiudo gli occhi e quasi mi sembra di percepire sempre qualcosa di diverso.
In aeroporto i controlli sono sempre piuttosto lunghi, ma l'attesa sta ammortizzando il tempo. Decido di approfittarne per chiamare Greta e mandare un messaggio ai miei. Da loro sarà sera inoltrata, quasi notte, ma come si sa, quella ragazza è proprio il tipo di persona insonne. Forse anche questo era un lato del suo carattere che mi piaceva particolarmente. Mi ricordo ancora un episodio: avevo litigato con una persona importante, e in quella stessa notte mi svegliai di botto, sentivo un tremendo senso di solitudine farsi spazio in me. Avevo deciso quindi di mandare un messaggio a Greta, la quale non esitò a chiamarmi. Parlammo fino alle tre del mattino, non curandoci dei continui sollecitamenti dei nostri genitori che ci ripetevano di dormire perché l'indomani saremmo andate a scuola. La adoro. C'è sempre stata quando ne avevo bisogno e il fatto che ora siamo lontane quasi mi lacera il cuore.
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𝘐 𝘢𝘤𝘤𝘪𝘥𝘦𝘯𝘵𝘢𝘭𝘭𝘺 𝘮𝘦𝘵 𝘺𝘰𝘶 ☾𝘍𝘪𝘯𝘯 𝘞𝘰𝘭𝘧𝘩𝘢𝘳𝘥 ☽
Fanfiction"𝘊𝘰𝘮𝘱𝘰𝘴𝘪 𝘶𝘯 𝘯𝘶𝘮𝘦𝘳𝘰 𝘵𝘰𝘵𝘢𝘭𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘢 𝘤𝘢𝘴𝘰, 𝘦 𝘴𝘲𝘶𝘪𝘭𝘭ó" 𝘊𝘰𝘴𝘢 𝘱𝘰𝘵𝘳𝘦𝘣𝘣𝘦 𝘴𝘪𝘨𝘯𝘪𝘧𝘪𝘤𝘢𝘳𝘦 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘢 𝘧𝘳𝘢𝘴𝘦? 𝘗𝘰𝘳𝘵𝘦𝘳à 𝘢 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘦 𝘤𝘰𝘯𝘴𝘦𝘨𝘶𝘦𝘯𝘻𝘦? 𝘗𝘰𝘳𝘵𝘦𝘳à 𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘴𝘤𝘰𝘱𝘦𝘳𝘵...