Laying down on the floor.☽

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canzone per il capitolo
Bleeding Love, Leona Lewis
fatela partite al **

  ✧

Socchiudo gli occhi e mi sembra di essere in una bolla. Non riesco a percepire i suoni, è come se avessi le orecchie ovattate. Mi gira la testa, mi fa male lo stomaco. Non mi sento in me.
Piano piano gli occhi riprendono la vista e l'udito riesce a catturare qualche frase.

"Questa doveva essere una festa super bella e guarda come ci siamo ridotti" parlava una voce femminile.

"Lo so, è orribile" parla una voce maschile.

Non riesco a capire chi è che parla.
Con gli occhi ancora un po' oscurati, intravedo solo un tavolo, e due persone sedute intorno ad esso.

Vorrei capire meglio chi sono. Mi guardo attorno, sembra che io sia sdraiata su una sorta di divanetto. Provo a scostarmi un po', ma emetto un gemito di dolore, ben sentito dalle due figure che si girano non appena lo sentono. Si alzano con fare preoccupato e si rivolgono a me con molta premura.
"Aurora" parla la voce femminile.
Mi gira ancora la testa e non riesco a riconoscerla.

"Aurora" la sento ripetere.
"Aurora, hey" continua la ragazza.

"Aurora non riesci a sentirmi vero?" Riesco a trovare la forza per parlare.

"Sì, ti sento..." esito un secondo e finalmente attribuisco la voce ad un volto.

"Greta" sussurro.
"Greta" cerco di alzare la voce ma è come se la gola non mi permettesse di parlare.

"Sì sì, sono io." Greta mi accarezza la fronte con fare materno.

"Ma cosa è successo? Che ora è?"
Troppe erano le domande che avevo in testa. A poco a poco riaffioravano i momenti prima del vuoto.

"Non dare la colpa a me di crimini che non ho commesso" gli urla Finn.

"Invece è tutta colpa tua, bastardo! Lo devi capire cristo santo!" Ribatte Kody.

No, vi prego, non di nuovo. Nella mia testa queste tre parole continuavano a ripetersi. Non di nuovo, non di nuovo, non di nuovo. Manca poco alle mani e la sola idea che si possano far male mi da alla testa.

Per amore di Finn, e per la salvaguardia di entrambi, decido di intervenire nell'esatto momento in cui cercano di picchiarsi. Ma avrei dovuto evitare.

Li avevo visti, padroneggiando in mezzo a loro.  Due colpi forti, il suono dell'inaudibile, poi il vuoto, assoluto.

"Sei stata colpita da Kody per esserti messa in mezzo alla loro lite." Enfatizza la parola "loro" riferendosi con gli occhi a Finn, che era in piedi, lì vicino a lei.

"Sì ma dove siamo ora?"

"In una stanza appartata della barca" risponde Finn.

"Ah" esito prima di formulare una molteplice domanda: "e che ora è?"

"L'una e mezza" afferma Greta dopo aver dato un occhiata all'orario sul telefono.
"Sì, siamo già nella nuova decade"

"Devo essere rimasta stordita per molto."

"Sì, abbastanza." entrambi sembrano felici che io sia tornata fra loro.

𝘐 𝘢𝘤𝘤𝘪𝘥𝘦𝘯𝘵𝘢𝘭𝘭𝘺 𝘮𝘦𝘵 𝘺𝘰𝘶 ☾𝘍𝘪𝘯𝘯 𝘞𝘰𝘭𝘧𝘩𝘢𝘳𝘥 ☽Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora