The Bay.☽

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canzone per il capitolo
consiglio verso la fine, dopo l'asterisco
Bare,  Wildes

Dicembre a Vancouver aveva una sola parola che poteva essere usata per definirla: Fredda. Vancouver ricoperta di neve è semplicemente spettacolare, un panorama mozzafiato, più che in città, sulla periferia, dove le case sono le classiche prefabbricate e le vaste aree di verde sono più evidenti, ed ora ricoperte da soffice neve bianca. Amo questa città, nonostante adesso bisogna girare coperti fino al collo, ma d'altronde mi è sempre piaciuto.

Mancava poco a Natale e purtroppo nonostante il calendario dell'avvento regalatomi dai miei genitori fosse stata una delle cose più banali e speciali allo stesso tempo, non sentivo particolarmente l'atmosfera. Sono arrivata alla conclusione che non sono i regali o le cose materiali che te lo fanno sentire, ma la presenza delle persone che ami. La mia famiglia non è mai stata delle migliori, litigano, come credo sia comune quasi a tutte le coppie sposate, chi più, chi meno, ma in quei giorni di festività, che sia natale o pasqua, ci scordiamo di tutto e tutte le discussioni sembrano azzerarsi.

Mi mancavano, punto e basta. Però cercavo di non pensarci, e questo lo devo solo grazie a chi ho intorno: Bridget, Maggie, Finn...Anche Mel e Kody per certi aspetti. Le cose tra di noi sembravano migliorare da quel giorno in cui mi diede le ripetizioni di matematica. E con Mel, beh ci ho parlato spesso, e ci sono anche uscita. Indubbiamente però la persona con cui il tempo volava davvero era Finn...è tornato sul set per pochi giorni, circa una settimana, e da quando è tornato spesso ci capitava, se non doveva uscire con amici, di tornare da scuola e andare a casa sua a mangiare e per "studiare" un po' assieme.

Le volte in cui avete studiato si contano sulla punta delle dita.
Sei sempre simpatica.
Lo so.

Si avvicinava il compleanno di Finn e non sapevo proprio cosa fare. Se organizzargli una festa, che cosa regalargli...Ero nel panico più totale. Di certo sapevo che qualsiasi cosa avrei fatto, lui l'avrebbe apprezzata.

Ora è venerdì e il compleanno di Finn è tra tre giorni, 23. Non c'è molto tempo ma è meglio pensare che ci sia, visto che sono ansiosa e dovrei stare molto rilassata invece che auto-immettermi l'ansia da sola. Oggi sono finite le lezioni per la pausa dalle vacanze, e avevo promesso che avrei accompagnato Bridget a fare spese, era così fissata che per quasi una settimana non ha fatto altro che parlarmi del fatto che voleva urgentemente comprarsi un vestito nuovo per il pranzo di natale, assurdo.

"Passami quelle palline là azzurre" la voce di Katy mi riecheggia nelle orecchie e mi fa tornare alla realtà.

"Sì scusami, ero sovvrapensiero" gliele porgo una per una, mentre qualcuna cerco di appenderla io, nei punti più bassi.

"Quest'anno a causa dei troppi impegni l'abbiamo fatto in super ritardo"

"Meglio in ritardo che mai" affermo io.

"Occhio a quella tieni in mano, Stacy, è fragilissima" dice riferendosi a sua figlia.

"Sì mamma" era adorabile.

Ancora qualche addobbo sull' albero e sul resto della casa e si respirava già particolarmente l'atmosfera. Il 25 sarebbero venuti un sacco di parenti e capisco la smania di Katy di pulire la casa da cima a fondo per farla apparire impeccabile, però era sempre molto pulita anche il resto dell'anno, quindi non ci avrebbe messo molto, ma io gli avrei dato sicuramente una mano qualora l'avesse desiderato.

Torno in camera e mi butto sul letto dando un occhio alle notifiche del cellulare:

Una chiamata persa, da un numero Canadese, di qua. Quello che so è che di certo non è nella mia rubrica, ma sicuramente è qualcuno che mi ha cercata, più di due ore fa però.

𝘐 𝘢𝘤𝘤𝘪𝘥𝘦𝘯𝘵𝘢𝘭𝘭𝘺 𝘮𝘦𝘵 𝘺𝘰𝘶 ☾𝘍𝘪𝘯𝘯 𝘞𝘰𝘭𝘧𝘩𝘢𝘳𝘥 ☽Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora