𝘐 𝘢𝘤𝘤𝘪𝘥𝘦𝘯𝘵𝘢𝘭𝘭𝘺 𝘮𝘦𝘵 𝘺𝘰𝘶 ☾𝘍𝘪𝘯𝘯 𝘞𝘰𝘭𝘧𝘩𝘢𝘳𝘥 ☽

New life. ☽

【Stolen Dance, Milky Chance 】

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Apro gli occhi di botto. La mia stanza è ancora buia, ma si intravede dalla serranda piccoli frammenti di luce. Probabilmente è mattina. Questo dubbio mi risuona tanto da dover allungare la mano per prendere il telefono. Otto del mattino spaccate. Con che precisione poi! Per quanto mi piacerebbe stare nel letto a rotolarmi peggio di un gatto, mi siedo. Fortunatamente ho uno specchio sul muro davanti al letto, che può attualizzare la mia situazione. Occhi a panda. Capelli messi peggio anche di uno che ha appena preso la corrente. Faccia assonnata. Altro che 'le ragazze sono più belle di mattina, più belle un cazzo!'. Ad un certo punto il magnetismo del letto mi trae a sè. Ed eccoci qua, si sono fatte le nove e mezza e io sono ancora qua a rotolarmi amorevolmente e a chattare con Greta mentre sono in chiamata con mia Mamma. Mi mancano davvero tanto e non sono a malapena passate ventiquattro ore. Molto bene.

Alzo le serrande e ammiro il panorama. Mozzafiato. Diverso. Delicato e forte. Distopico. Tanti pensieri mi frullano nella testa. Mi sistemo giusto quel poco e mi presento di sotto per la colazione. Katy è alle prese con delle crêpes, a quanto il mio naso possa odorare. Mi avvicino.

"Ciao Aurora, allora, hai dormito bene?" Mi sorride.

"Benissimo" ricambio il sorriso.

"Sono contenta!" -Esclamò- "I ragazzi sono a scuola, ti ho preparato un po' di colazione..." disse lei indicando tutta la roba che ha posizionato sul tavolo per poi continuare "Beh...non sapevo cosa ti piacesse e ho messo giù un po' tutto quello che mangiamo a colazione" quasi si giustifica.

"Ma no, non preoccuparti! È giusto anche che io mi adegui alle vostre tradizioni, mi sento perfino di troppo!" Ammetto.

"Ma va, non sei di troppo! Abbiamo accettato noi l'impegno di sostenerti per l'anno all'estero e non potrei essere più felice di ospitarti! Quindi ora non scomodarti neanche e scegli quello che vuoi!" La ringrazio con un grande abbraccio. Mi convinco del fatto che siano davvero brave persone. Sono sicura che imparerò presto a fidarmi di loro.

"Di solito in Italia mangiavo tipo dei cereali in latte e cacao, a me bastano quelli, non mangio tanto a dire il vero a colazione"

"Perfetto, li mangiamo anche noi" tira un sospiro di sollievo.

Inizio a prendere familiarità con tutti i reparti della cucina. Magari l'avessi cosí a Torino, è praticamente immensa!

"Mi piace molto questa cucina" commento mentre mastico i miei cereali.

"Sí? Bhe...è un po' il mio posto. A me piace tanto cucinare... da quando io e Joe ci siamo sposati abbiamo sempre parlato di questo grande angolo cucina, che si è modernizzato con il passare degli anni e con l'avvento dell'innovazione tecnologica. In poche parole, la adoro"

Accenno un sorriso e nel mentre facciamo due chiaccherare su suo marito e la storia dei figli. La aiuto a sparecchiare.

"Ora io mi vado a rilassare un po', mi faccio un bagno caldo. Tu sei libera di fare quello che vuoi, okay? Esplora un po' la casa, il quartiere, se ti sai già un po' orientare...è giunto anche il momento di conoscere questa città!"

"Va bene, grazie, e mi raccomando, si diverta e si rilassi!"

"Per l'amor di Dio, Aurora, dammi del tu."

"Scusami. Forza dell'abitudine. Divertiti!"

"Buon divertimento anche a te!"

Si rinchiude in bagno mentre io mi reco in camera. Mi vesto in tuta e passo in rassegna per tutto l'appartamento. Hanno parecchie cose vintage ma anche più moderne. Il contrasto non stona affatto. Esco fuori al balcone quello di fronte alla sala da pranzo, e ammiro un po' ciò che c'è intorno: devono essere appassionati anche di giardinaggio, suppongo che sia Bridget. Piantine di tutti i colori emanano un profumo paradisiaco.
Una scaletta attrae la mia attenzione. Salgo. Ci sono parecchi scalini, ma ciò che vedo in seguito, fa valere ognuno di essi: uno skyline di Vancouver. Un terrazzo enorme con molte altre piante anima il posto. Un tavolo e molte sedie, tutte bianche, ornano il centro. Mi appoggio al muretto e riesco solo a contemplare quanto ho ancora da scoprire di questa città, quanto ha ancora da stupirmi. Prendo il telefono e scatto qualche foto, per inviarle subito alla mia famiglia e a Greta. Mi piacerebbe tanto che loro fossero con me ora.