【canzone per il capitolo ↑
Conqueror, AURORA】✧
"Sì mamma, mi sono divertita davvero molto oggi, non hai idea". Il primo giorno qui a Toronto è passato molto in fretta devo dire. La nostra meta sono state le cascate del Niagara, abbiamo noleggiato una macchina e siamo partiti spediti per arrivare in quel luogo paradisiaco. Ho fatto molte foto, che ho mandato alla mia famiglia e a Greta, e loro non hanno esitato a chiamarmi per farsi raccontare tutto. Ora che siamo in macchina per il ritorno sto riguardando tutte le foto. C'è n'è una, in particolare, che ammiro tanto: una foto di me e Finn con dietro quel panorama mozzafiato. Siamo lì, che ci abbracciamo, come se ci conoscessimo da sempre, quelle foto che fai solo una volta, con le persone alle quali tieni di più al mondo. Con la coda dell'occhio intravedo un leggero sorriso spuntare sul volto del ragazzo alla guida, e non posso fare a meno di ricambiare il gesto sorridendo a mia volta.
"Immagino. Io devo andare che inizia un programma alla Tv e non voglio perdermelo. Un bacio. Salutami Finn!"
dice mia mamma all'altro capo del telefono."Ehi, aspetta, sono in vivavoce! Finn, saluta!"
"Come si dice "bye" in Italiano?" Mi chiede Finn sottovoce.
Mi scappa una leggera risata.
"Tu di «ciao»"Finn prende respiro e con molta insicurezza pronuncia questa misera parola:
"T-sciao"Mi viene da ridere, per come lo ha detto, ma mia mamma sembra non essersi accorta di niente.
"Ciao anche a voi!""Buona notte ma!" Riattacco il telefono.
"T-sciao?" Dico ripetendo la sua pronuncia, imitandolo, per farlo ridere."Eh dai, mica lo sapevo che avrei dovuto parlare!" Si giustifica lui.
"Si ma era una parola!" Contesto.
"Si ma non so l'italiano!" Ribatte.
"Un giorno voglio che mi insegni" mi dice."Possiamo iniziare anche adesso".
Due sguardi d'intesa fugaci per iniziare quella che sarebbe stata la mia prima lezione di italiano ad un canadese.Parlammo fino alla fine del viaggio. Mi divertivo a sentire come Finn fosse imbranato a pronunciare le parole in italiano. Ammetto io stessa che è una lingua pressoché complessa, perchè l'inglese per esempio non ha troppi tempi verbali, cosa che in italiano, è molto evidente. Loro utilizzano principalmente passato, presente e futuro, e le piccole sfumature sono date da altri verbi, non da altri tempi verbali, è questa la differenza. La trovo una lingua semplice all'uso ed efficace alla comunicazione.
Arrivati in hotel, una doccia e via. Siamo scesi al piano della ristorazione, c'era un buffet vario, un pò per tutti i gusti: dai cibi più complessi a quelli più semplici. Erano anche piuttosto invitanti devo dire, essendo un italiana molto pignola. La carne era l'unica soluzione alla mia stanchezza.
"Allora, piaciute le Niagara falls?"
"Sì, tantissimo."
"Ero sicuro che ti sarebbero piaciute" Continua lui. "Ormai ti conosco"
Sorrido leggermente. "Io non ne sarei così convinta"
"Ah sì?"
"Beh ehm, vediamo, il mio colore preferito?" Lancio la sfida.
Finn sembra accoglierla senza ripensarci due volte. Con un gesto di preparazione si alza le maniche della camicia e poggia i gomiti sul tavolo.
"Il tuo colore preferito..." Finn sembra pensare intensamente. "Tu non hai un colore preferito. A te piacciono tutti i colori"
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𝘐 𝘢𝘤𝘤𝘪𝘥𝘦𝘯𝘵𝘢𝘭𝘭𝘺 𝘮𝘦𝘵 𝘺𝘰𝘶 ☾𝘍𝘪𝘯𝘯 𝘞𝘰𝘭𝘧𝘩𝘢𝘳𝘥 ☽
Fanfiction"𝘊𝘰𝘮𝘱𝘰𝘴𝘪 𝘶𝘯 𝘯𝘶𝘮𝘦𝘳𝘰 𝘵𝘰𝘵𝘢𝘭𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘢 𝘤𝘢𝘴𝘰, 𝘦 𝘴𝘲𝘶𝘪𝘭𝘭ó" 𝘊𝘰𝘴𝘢 𝘱𝘰𝘵𝘳𝘦𝘣𝘣𝘦 𝘴𝘪𝘨𝘯𝘪𝘧𝘪𝘤𝘢𝘳𝘦 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘢 𝘧𝘳𝘢𝘴𝘦? 𝘗𝘰𝘳𝘵𝘦𝘳à 𝘢 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘦 𝘤𝘰𝘯𝘴𝘦𝘨𝘶𝘦𝘯𝘻𝘦? 𝘗𝘰𝘳𝘵𝘦𝘳à 𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘴𝘤𝘰𝘱𝘦𝘳𝘵...