She's here.☽

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canzone per il capitolo
Again, Avonlea
fatela partire al *

I giorni passarono in fretta ma la mia agonia sembrava non passare mai.
Continuavo ad ignorare i messaggi di Finn perchè nonostante continuassi a credere che la situazione andava risolta, ero tremendamente preoccupata da quella faccenda tra Kody e Melissa, ero completamente presa a pensarci e a rifletterci su...Chissà quale è questo dannato piano...se mi coinvolge, anzi chi coinvolge: qualsiasi cosa vogliono fare non ha matrice di buoni intenzioni. Potrebbero essere in pericolo. Potrei. Anche Finn. Dio, in che casino mi sono cacciata. Saperlo continuava ad agitarmi e basta. E ció non aiuta.

È un ora che continuo ad agitare nervosamente la matita facendola ticchettare sul libro di Storia: non riuscivo a rimanere concentrata.
Ad un certo punto, mi squilla il telefono, e lo considero una salvezza liberatoria dalla mia prigionia dello studio.
Ed ecco una cosa strana:
Greta finalmente si fa viva.
Schiaccio sul verde e rispondo.
"Alleluia!" Esclamo ironicamente. "Ma dove cazzo eri finita! Ti ho tartassato di messaggi e tu li avessi anche solo visti..."

"Scusami davvero sono rimasta un po' indaffarata e il telefono non l'ho neanche cagato"

"Mh" mi soffermo a rifletterci. "Non è da te, Greta"

"Lo so, lo so" dall'altro capo del telefono sento dei rumori alquanto forti ed assordati. Voci di annunci, persone che parlano, carrelli che vengono spinti.
Un momento, carrelli che vengono spinti?
Bho.
Supermercato?
Puó essere.

"Allora" Greta inizia a parlare. "In realtà non sono qui per farti gli auguri di Natale o altro"

"Ah no?" Rispondo un po' così senza sapere cosa dire.

"Perchè..." Esita prima di rispondere. "Vorrei farteli di persona ma questo aereporto è così grande non ci capisco davvero un cazzo di dove devo andare"

Ho il cuore che a momenti mi esplode nel petto. La felicità che mi assale in questo momento è indescrivibile, finisco per fare un enorme sorriso a trentadue denti.

"Tu" non riesco nemmeno a parlare dall'emozione. "T-tu scherzi, spero"

"In realtà, affatto" un annuncio in corso riecheggia al mio capo del telefono.

"Sono appena uscita dai gate ma cazzo è davvero enorme sto aeroporto di Vancouver allora mica scherzavi"

Mi sono messa a saltare sul letto dalla felicità.
"Sono troppo contenta!!" Esclamo a greta.

"Sì anche io. Doveva essere una sorpresa ma non so neanche dove abiti, quindi sì, non ho resistito a dirtelo ora"

"Per questo hai evitato di rispondermi ai messaggi gli altri giorni"

"Sí sennò morivo dalla voglia di dirti che venivo. E poi sono stata anche in aereo quindi in parte non avrei proprio potuto."

"Certo, certo. Allora stai lí! Ti vengo a prendere. Mangia qualcosa. Prenditi un frappe non so. C'è Starbucks ma so che ce n'è anche un altro. Io con i mezzi sarò lì in bho, calcola una mezz'oretta"

"Ti aspetto"

"Corro"

Riattacco il telefono e mi sistemo per scendere e andare all'aeroporto  a rivedere la mia carissima amica. Non stavo più nella pelle.

"Katy" mi rivolgo alla mia host mum in preda ad abbottonarmi il cappotto.

"Sí? Ti serve qualcosa?" Katy appare dalla cucina e mi squadra. "Dove vai?"

𝘐 𝘢𝘤𝘤𝘪𝘥𝘦𝘯𝘵𝘢𝘭𝘭𝘺 𝘮𝘦𝘵 𝘺𝘰𝘶 ☾𝘍𝘪𝘯𝘯 𝘞𝘰𝘭𝘧𝘩𝘢𝘳𝘥 ☽Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora