First day. ☽

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Not today, Twenty One Pilots

La settimana fortunatamente è trascorsa in modo molto tranquillo. Ho finito di sistemare alcune cose per l'anno all'estero e per garantirmi la cittadinanza valida per il percorso di studi di 12 mesi, e ho iniziato un po' ad entrare nell'ottica scolastica. Ho anche rivisto Finn, ma solo una volta, a casa mia, abbiamo giocato a Monopoli ed è stato parecchio divertente.
Questi pensieri non mi riaffiorano nella mente fino al rumore della sveglia. È sempre così traumatico per me alzarmi al mattino, ma siccome è il mio primo giorno di scuola qui a Vancouver, non vorrei dare subito l'impressione di essere quella che arriva sempre in ritardo, anche se poi effettivamente sarà sempre così, è un dato di fatto.
Mi alzo controvoglia. Corro in bagno a fare una doccia. La doccia al mattino è proprio una delle ultime cose che a quest'ora farei, ma l'odore che emano è letteralmente sgradevole. Mi vesto e poi scendo per fare colazione.
Ci sono già tutti, tranne Stacy e Bridget.

"Buongiorno!" Mi disse Joe.

"Anche a te!" Esclamai di ricambio.

"Allora, primo giorno di scuola eh?" Chiede Katy.

"Eh già..." non sapevo veramente cosa dire.

"Non agitarti. Non ce n'è motivo. So che a scuola sei brava, quindi, scommetto che non avrai difficoltà." -prese respiro e poi aggiunse. "Ti consiglio di andare a scuola con Kody. Almeno così saprai come orientarti se ci dovrai andare da sola"

Annuisco.
"Io tento di esserci il più possibile, se a te fa piacere essere accompagnata" aggiunge Kody.

"Grazie mille" gli sorrisi.

Uscimmo di casa, e proseguimmo per la strada che porta a Scuola.
"Dobbiamo fare solo un paio di fermate, però se vuoi possiamo andare a piedi. È per risparmiare energia e poi è una linea che passa ogni cinque minuti. È molto comoda" mi disse Kody mentre si accendeva una sigaretta.

Io riesco solo ad annuire, per poi affermare: "Non pensavo che tu fumassi"

"Aspettati sempre ciò che non ti aspetteresti, dalla vita" filosofa questa frase mentre espira la nuvola di fumo. Il mio sguardo si fece basso. Malgrado i miei fumassero, è una di quelle cose che proprio non sopporto.

"Sai...um, mi stavo chiedendo, se eri impegnata questo venerdì" mi chiese ad un certo punto, già saliti ormai sul mezzo pubblico.

"Come mai credi che io sia una persona colma di impegni?" Chiesi di rimando.

"Bhe, mh, ti sento sempre in chiamata con quel ragazzo... Frank...ah no Finn. Scusa, mi sembra sia Finn"

"Mi stai dicendo che mi origli?" Mi sento quasi un po' seccata dalla conversazione.

"Abbiamo le camere vicine, pensi che non si senta?" Domandò.

"Ecco, io..." "Comunque..."

"Si scusa. Non volevo impicciarmi negli affari tuoi. Pensavo che non volessi parlare con nessuno fuorché con lui"

"No, ma va" risposi.

"Comunque, volevo dirti che vado in discoteca con dei miei amici. Se ti va ti invito. Così magari ti diverti..."

"Um..." facci finta di pensarci su. Non so se andare o no, ma è giusto che comunque abbia un po' di svago. Anche se avevo promesso ai miei niente cazzate. Niente cazzate e così sarà. Andrò solo sì, così, a divertirmi e basta. Niente Alcol. Mi auto convinco del mio controllo e accetto.
Siamo davanti a scuola, è abbastanza grande, anche se non assomiglia per niente a quelle italiane.
Kody mi aiutò ad andare in segreteria per finalizzare il mio inserimento e per ricevere l'orario delle lezioni. La segreteria è molto accogliente. Rubo un dolcetto dalla coppetta esposta e Kody mi accompagna alla classe della prima ora. Matematica. Ah, grandioso.
Prima di bussare ed entrare Kody mi ferma.
"Scambiamoci i numeri. Cosí sai dove andare. Alla fine della prima ora, rimani qui. Ti vengo a prendere per accompagnarti."

𝘐 𝘢𝘤𝘤𝘪𝘥𝘦𝘯𝘵𝘢𝘭𝘭𝘺 𝘮𝘦𝘵 𝘺𝘰𝘶 ☾𝘍𝘪𝘯𝘯 𝘞𝘰𝘭𝘧𝘩𝘢𝘳𝘥 ☽Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora