I'm fine.☽

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Il giorno dei festeggiamenti era quasi arrivato, ero super-elettrizzata. Oggi mi sono fatta accompagnare da Katy con la macchina per andare in un posto ben specifico, un negozio enorme che concerne musica, vecchia e nuova. Avevo finalmente deciso cosa avrei regalato a Finn: due cd dei Twin Peaks che so che gli mancano alla collezione, Wild Onion e Sweet '17 Singles e inoltre, gli avrei regalato anche un vinile di musica indie pop anni 70 che mi ha detto che stava impazzendo per trovarlo, suppongo che gli piacerà davvero molto e mi riempie il cuore di gioia l'idea di scoprire la sua reazione appena se lo troverà davanti.

So che Ayla e i suoi compagni hanno messo da parte un sacco di soldi per regalargli una nuova chitarra, dovrà essere costata un sacco e sicuramente ci tengono molto. Credo che Finn sarà molto felice, lo spero con tutta me stessa.

Ormai avevamo già organizzato tutto: domani sarei andata da lui, già dal mattino, lo avrei portato a mangiare fuori a pranzo e poi verso il pomeriggio ci saremo recati sul luogo della festa. Spero proprio che Finn non scopra tutta la sorpresa, ma posso già immaginare che credo sappia qualcosa. Insomma se non da Finn, come caspita avrebbe fatto Ayla ad ottenere il mio numero? Forse due domande credo se le sia fatte.

Nel mentre che sto finendo di scrivere una promemoria sul un post-it, sento Kody parlare a voce piuttosto alta dall'altra camera, mi sembra di recepire ogni parola che dice.

"Sì, sì. Lo so certo...Non voglio venire. Ma nulla, non mi va. Non mi sembra il caso. Fallo tu, io ho in mente ben altro. Ah sì? Beh, secondo me no. Dobbiamo fare qualcosa di diverso, e dobbiamo pensare tutto, non fare le cose così a muzzo. Sì, sì, certo. Avremo il nostro riscatto. Ma tu, domani non muovere un dito, intesi?"

Poi non sento più nulla. Onestamente non so cosa pensare, forse non sono neanche faccende che mi riguardano, mi ritrovo comunque a pensare di stare bene attenta, sempre, a tutto. L'ho imparato a mie spese. Decido di andare da Kody a parlargli un attimo.

"Hey Kody" busso alla porta. "Posso entrare?"

Stavo per ribussare perché probabilmente non mi aveva sentita, ma risponde prima che possa farlo: "Sì, entra pure"

Abbasso la maniglia e apro la porta. Lo trovo in piedi, vicino alla sua finestra.

"Che volevi dirmi?" Mi incalza Kody a parlare.

"Vedi, onestamente" mi fermo per riflettere sulle giuste parole da usare. "In realtà...Volevo semplicemente dirti che da quel giorno in cui mi hai dato ripetizioni di matematica ti ho sentito come...Distante, magari eri davvero infastidito per quello che avevo detto, e non ho mai trovato il coraggio di dirti che mi dispiace, se ti ho ferito" le parole mi escono di getto. Avevo pensato tante volte a come dirglielo in realtà. Mi pesava non averlo fatto prima, e anche se può sembrare banale, l'ho trovato liberatorio.

Kody esita prima di rispondere. Forse non se lo aspettava. Lo trovo difatti sbigottito, sorpreso quanto me di essere io sta volta a porgergli delle scuse.

"Stai tranquilla, non ce l'ho con te ora, è tutto a posto. Sì, all'inizio quando te ne sei uscita con quella frase ci sono rimasto un po', ma penso tu l'abbia notato, era evidente che ero infastidito. Ma è acqua passata ormai, davvero, non ti preoccupare, è tutto a posto" Kody sorride, sembra quasi che si stia sforzando, forse non è tutto così okay come dice.

"Ne sei proprio sicuro?" chiedo ulteriore conferma.

"Sì, certo. Davvero, Aurora, sto bene" Si avvicina a me. D'istinto vorrei indietreggiare, non penso che io abbia ancora superato la cosa, mi verrebbe da credere, però cerco di rimanere impassibile. Di colpo mi abbraccia, la sua stretta è in fin dei conti, normale. Lo sento come un gesto sincero, venuto dal cuore.

"Va bene" gli sorrido anche io. "Scusami se ti ho disturbato per una scemenza del genere"

"Non mi hai disturbato. E secondariamente, non è una scemenza" ridacchio.

"Grazie, mi fai sentire meno stupida" varco la soglia della porta.

"Aspetta" Kody mi ferma. "Ti andrebbe di andare a prenderci una cioccolata, uno di questi giorni? Io, te, i miei amici. Se vuoi potresti invitare anche Finn"

Di colpo tutto il racconto di Melissa riaffiora. Non volevo subito dirgli di no, io sono la ragazza delle "seconde possibilità".

"Certo. Ci penserò, verrei volentieri. Ti faccio sapere" sembra felice della mia risposta.

"Notte Auro"

"Notte Kody" esco definitivamente dalla stanza e Kody chiude la porta. Ritorno nella mia stanza in realtà un po' confusa. Che imbarazzo sarebbe chiedere a Finn di uscire con i suoi vecchi amici? Se si è allontanato c'è un motivo e io lo so benissimo. E capisco Finn, il perché lo ha fatto. Se glielo chiedo, probabilmente mi prenderà per pazza, non voglio che si vedano di nuovo, la sola idea che possano nuovamente azzuffarsi mi turba come non mai. E tanto meno lui non mi permetterebbe mai uscire con gli amici di Kody e Kody stesso, e anche se si può ritenere un gesto egoista, lo capirei senz'altro, avendo conosciuto il resto della storia.  Non riesco a definire se il comportamento di Kody sia stato sincero al cento per cento, ma ora come ora, non ci voglio pensare. Mi corico sul letto e mi addormento pensando al fatto che domani è il compleanno di Finn, e che gli farò passare una giornata indimenticabile, perché se lo merita.












Hi, ho deciso che divido
il capitolo a metà perchè ho paura che venga troppo lungo e soprattutto siccome ho già in mente la canzone allegata
Vorrei fare quel lavoro di ricongiungere
Testo e prosa, e so che scoccia ritornare su e premere play e tornare giù al punto
quindi sí. Okay, bye

𝘐 𝘢𝘤𝘤𝘪𝘥𝘦𝘯𝘵𝘢𝘭𝘭𝘺 𝘮𝘦𝘵 𝘺𝘰𝘶 ☾𝘍𝘪𝘯𝘯 𝘞𝘰𝘭𝘧𝘩𝘢𝘳𝘥 ☽Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora