Maths.☽

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Ritornare all'abitudinario è stato devo dire...traumatico. Il viaggio è stato magico, continuavo ad essere assente in classe e a riviverlo nella mia testa centinaia di volte. Sentivo di star davvero diventando pazza di Finn, pazza d'amore...E se devo essere sincera un po' mi spaventava. Dopo tutto non ero mai stata così presa da qualcuno e la sola idea che tutto ciò potesse finire mi distruggeva.

La scuola procede abbastanza, ormai siamo già a metà novembre e anche se con qualche difficoltà le lezioni andavano senza troppi problemi. Finn in realtà non lo vedo da un po', è dovuto tornare sul set in Atlanta e mi ha raccontato della mega sfuriata che il padre gli aveva fatto, una volta tornato giù negli States. Ha detto che sono impazziti per cercalo, e che quando lo avevano localizzato a Toronto, per aver acceso i dati cellulare, stavano mandando una squadra per andare a riprenderlo. Comunque era stato dato l'okay della pausa vacanze perché se avesse dovuto essere sul set quei giorni di novembre era finita, poteva seriamente passare i guai. Fortunatamente ci sentivamo tutti i giorni quindi alla fine c'era anche se non fisicamente.

Mio malgrado ho passato tanto tempo con Kody, il quale si è rivelato una persona molto simpatica, anche se è difficile da dire. Ho cercato più volte di voltare pagina sulla storia succesa ormai un mese fa e passa, solo che non è così facile come sembra. Sono sempre un po' dubbiosa e si sa, fidarsi è bene ma non fidarsi è meglio.

"Insomma, i Lakers, in conclusione, per me non hanno nulla di speciale" fa un tiro dalla sua sigaretta. "Preferisco i Toronto Raptors, cento volte"

"Sono bravi, ma non sono tra i migliori secondo me."ribatto. "Io preferisco di gran lunga i Golden State Warriors. Hanno giocato da Dio nell'NBA dello scorso anno"

"Ma non quanto i Toronto Raptors" afferma Kody. "Sono strategici e tattici sul campo di gioco. Non basta solo esser bravi a far canestro, devi inventarti delle strategie, che rientrino nelle regole del gioco ma chi è furbo ha già vinto"

"Sì, su questo sono d'accordo con te."

Io e mio padre seguivamo le partite dell'NBA a Torino. Ci interessavano parecchio. E ancora ci interessano. Solo che siamo costretti a guardarcele separatamente, anche se, le commentiamo sempre, anche da distante.

Stavamo aspettando alla fermata del bus per andare a casa, avremmo mangiato qualcosa di veloce e poi mi avrebbe aiutato con matematica perché era una delle materie obbligatorie e iniziavo già a capirci ben poco  perché erano molto avanti rispetto a dove ero io con il programma in Italia.

***

"Per favore rispiegamelo da capo, non ci ho capito un cazzo" affermo a Kody con una faccia davvero disperata, portandomi le mani alla testa. I logaritmi non volevano sapere di farmi tornare i conti giusti, e mi da davvero fastidio quando non riesco in qualcosa.

"Devi prima semplificare e poi applicare la definizione" mi spiega.

Corrugo la fronte come per ragionare. "Mh, okay, sulla definizione dovrei esserci per me il problema è tutto il passagio prima, davvero entro nel pallone e non so più cosa fare". Mi accascio alla sedia buttando sul libro la penna che stavo usando da ormai due ore cercando di scrivere quello che per me sembrava davvero cinese mandarino.

"Riprovaci, ti seguo mentre li fai"

Mi sentivo super osservata quando, dopo avermi dettato la disequazione, provavo a risolverla.
Dopo quasi un quarto d'ora a smadonnare, gli giro il foglio per vedere se ho eseguito i calcoli giusti.

"Allora vediamo un po'" come un gioco di ruolo con spirito da professore livello over 3000, prende la penna rossa e cerca di capire se ho finalmente capito ste benedette disequazioni logaritmiche.

𝘐 𝘢𝘤𝘤𝘪𝘥𝘦𝘯𝘵𝘢𝘭𝘭𝘺 𝘮𝘦𝘵 𝘺𝘰𝘶 ☾𝘍𝘪𝘯𝘯 𝘞𝘰𝘭𝘧𝘩𝘢𝘳𝘥 ☽Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora